Nuovo incarico diretto per la moglie di Falcomatà. L'intreccio con il sindaco di Siderno

Completamento del Teatro Comunale di Siderno, Giovanna Monorchio nel team scelto dal sindaco Fragomeni. A sua volta nominata da Falcomatà nel 2020

Ci risiamo. Circa un anno e mezzo fa, su queste pagine riportavamo dell’incarico diretto affidato a Giovanna Monorchio, moglie del sindaco sospeso Giuseppe Falcomatà, dal comune di Campo Calabro.

Nello specifico l’incarico riguardava il “Recupero e valorizzazione del sistema difensivo dell’area dello stretto di Messina: Batteria Matiniti Sup. o Forte Siacci”. Attraverso una determina del 16 febbraio 2022, il comune di Campo Calabro aveva assegnato alla moglie del sindaco sospeso la “progettazione definitiva ed esecutiva, piano di sicurezza e coordinamento in fase di progettazione ed esecuzione, direzione lavori, assistenza al collaudo e prove di accettazione” del Forte Siacci. Di 82.484 mila l’euro l’importo assegnato in favore di Giovanna Monorchio, iva compresa.

Non si trattava della prima volta, anzi. Il comune di Bova Marina ad esempio, in particolare nel periodo tra il 2015 e il 2017, aveva affidato numerosi incarichi a Giovanna Monorchio, per un totale di circa 20 mila euro.

Il copione si è ripetuto nei mesi scorsi, stavolta a Siderno, con la minoranza che ha chiesto spiegazioni al sindaco Mariateresa Fragomeni. Dello scorso 1 aprile l’interrogazione dei consiglieri comunali appartenenti al gruppo “Siderno 2030” e “La nostra missione”.

Un contributo di 72. 145 euro per il completamento del Teatro Comunale di Siderno l’oggetto della questione. Il comune in un primo momento aveva optato per la realizzazione di un concorso di progettazione mirato alla realizzazione del completamento funzionale del costruendo Teatro comunale di Via Amendola.

“Con successiva determina n. 150 del 17/02/2023 il Responsabile Ufficio Servizio LL. PP. , in netto contrasto con la volontà politica espressa dall’amministrazione e in piena autonomia, ha invece proceduto all’assegnazione dell’incarico di progettazione mediante affidamento diretto dei servizi, con utilizzo della piattaforma del Mercato Elettronico della Pubblica Amministrazione, a un raggruppamento temporaneo di professionisti, ancora da costituire, mortificando le aspettative dei tanti tecnici che avrebbero potuto e voluto poter partecipare al concorso.

Si evince una chiara, netta e preoccupante inversione dei ruoli o meglio ancora un’auto attribuzione di entrambe le funzioni al tecnico. Chiediamo sapere se e è intenzione della Giunta municipale pretendere che il citato responsabile del Servizio 6 – Lavori Pubblici revochi immediatamente la determina assunta in palese contrapposizione con il mandato ricevuto”, la rabbia espressa dai consiglieri di minoranza.

La risposta del Comune di Siderno: ‘Rispettata la legge’

Poche ore fa è arrivata la reazione del Comune di Siderno attraverso un comunicato stampa.

“La procedura seguita è pienamente conforme a quanto disposto dal D.P.C.M. del 17 dicembre 2021 e dal D.L. cosiddetto “AIUTI BIS”, secondo il quale è possibile “l’affidamento diretto per lavori di importo inferiore a 150.000 euro e per servizi e forniture, ivi compresi i servizi di ingegneria e architettura e l’attività di progettazione, di importo inferiore a 139.000 euro.

In tali casi la stazione appaltante procede all’affidamento diretto, anche senza consultazione di più operatori economici. Quindi nulla ostava alla possibilità di ricorrere all’affidamento diretto, il quale, visti i tempi e le attività in itinere nel caso in cui si sarebbe optato per la procedura concorsuale di progettazione (pubblicazione del bando, termini di presentazione delle idee progettuali, esame delle stesse e successiva approvazione), risultava necessario al fine di abbreviare notevolmente i tempi di selezione del contraente, in conformità con gli obiettivi acceleratori previsti dal legislatore.

Considerate, infatti, la necessità di progettazione esecutiva e l’imminente scadenza dei termini per l’affidamento dell’incarico (18 febbraio 2023), si era dato mandato al Responsabile del Settore 6 di procedere con l’affidamento mediante MEPA di detto incarico urgentemente ed entro la richiamata data. Procedura, questa, perfettamente ammessa dalla legge. Se non si fosse operato nei predetti termini, il contributo andava irrimediabilmente perduto.

L’Amministrazione ha, quindi, ben operato, nel rispetto delle normative vigenti e nell’interesse della comunità, salvaguardando anche gli interessi finanziari dell’Ente, che altrimenti avrebbe dovuto finanziare la progettazione con risorse proprie.

Pertanto, nessun dubbio o velo può essere, per motivazioni squisitamente politiche, insinuato sull’operato della Giunta Fragomeni che, come più volte ribadito, è rigorosamente al lavoro nel rispetto delle leggi”, la risposta dell’amministrazione comunale di Siderno.

Fragomeni e la nomina di Falcomatà nel 2020

Non è la prima volta che la famiglia Falcomatà entra in contatto, a livello di nomine, con l’attuale sindaco di Siderno. Uno schema simile, ma a parti invertite, si era verificato infatti nel 2020. Con il Decreto di nomina n. 13 del 29/07/2020, Falcomatà aveva nominato in prima persona Mariateresa Fragomeni (all’epoca ovviamente non ancora sindaco di Siderno) quale componente del Collegio Sindacale di Atam, con un compenso di 10.800 euro. Si tratta di nomine, così come il recente affidamento diretto nei confronti di Giovanna Monorchio, che rispettano la legge e non hanno alcuna illegittimità ma che politicamente risultano azzardate e forse non proprio opportune.

Nel 2021, Fragomeni si è imposta quale sindaco di Siderno, ottenendo il 64% dei consensi e superando il rivale del centrodestra Domenico Barranca. Già consigliere comunale e segretaria del Partito Democratico, Fragomeni ha fatto parte del Direttivo regionale dem ed è stata vice segretario provinciale.

Evidentemente in quei contesti, all’interno del percorso comune nel Pd, è maturata la stima di Giuseppe Falcomatà che nel 2020 l’ha scelta quale componente del Collegio Sindacale. Una stima reciproca e duratura nel tempo, che ha portato dopo tre anni all’affidamento diretto alla moglie del sindaco sospeso.

 

Decreto Fragomeni