L'Aspromonte brucia ancora, le guide: 'Vi preghiamo, spegnete questo fuoco'

"Lo avevamo detto - spiegano le guide ufficiali del Parco Aspromonte - la guerra non è finita"

“L’Aspromonte brucia ancora.

Le fiamme continuano a percorrere i nostri boschi, come se non bastasse l’enorme patrimonio già perduto.
La montagna arde, ma le coscienze sembrano tacere. Perché abbiamo smesso di gridare? L’Aspromonte è sempre in fiamme, nel cuore della sua zona a tutela integrale.

I canadair si dileguano e la disorganizzazione regna sovrana. Qualcuno dovrà pagare per tutto questo.
Non abbiamo più parole da usare, le urla si strozzano in gola. Abbiamo bisogno di aiuto, bisogna spegnere queste fiamme! Tutto sembra sopito. Iniziano i primi tour del fuoco, e conte dei danni, le idee vecchie e nuove, le grandi rivelazioni e le ricette giuste. Ma lo avete capito che il fuoco è quasi a Canovai? Lo avete capito che il fuoco è quasi alle Cascate Dell’Amendolea? Quanto alte devono essere queste dannate fiamme per essere viste e spente?

La misura è ormai colma e superata da tempo. Noi sappiamo e parleremo di tutto questo disastro che è stato ed è la strategia antincendio, prevenzione e repressione della Calabria e dell’Aspromonte. Ma adesso dobbiamo spingere e gridare affinché il fuoco venga spento.

Vogliamo che sia attivato un protocollo d’urgenza che consenta l’utilizzo dei mezzi aerei con più solerzia e costanza, senza spostarli continuamente. Vogliamo che ci sia un coordinamento unico delle operazioni di spegnimento (se c’è non lo abbiamo proprio visto). Vogliamo che vengano attivati da subito dei presidi di vigilanza del territorio.

Lo avevamo detto: la guerra non è finita”.

Associazione Guide Ufficiali del Parco Nazionale dell’Aspromonte