Inchiesta 'Magnifica' all'Università di Reggio: Zimbone e Catanoso non rispondono al Gip

Secondo il gip Vincenzo Quaranta “il quadro che emerge dalle recenti risultanze investigative è a dir poco disarmante”

Inchiesta ‘Magnifica’, il Rettore dell’università Mediterranea di Reggio Calabria, Santo Marcello Zimbone, e il Prorettore Pasquale Catanoso, si sono avvalsi della facoltà di non rispondere durante l’interrogatorio di garanzia fissato per stamattina davanti al gip Vincenzo Quaranta che la settimana scorsa ha disposto l’interdizione per entrambi.

Il P.M. ipotizza una molteplicità di fatti illeciti che si inseriscono nell’ambito della gestione degli affari di competenza dell’ateneo reggino, riguardanti il settore del reclutamento del personale universitario: ricercatori, professori di I e II fascia, accesso al dottorato di ricerca e conferimento di assegni di ricerca.

Nell’ambito dell’operazione Magnifica, che ha coinvolto l’università Mediterranea, vengono contestati anche fatti che attengono alla gestione dei lavori pubblici riguardanti il medesimo ateneo e alla relativa gestione finanziaria e contabile.

L’inchiesta, condotta dalla guardia di finanza, e nella quale sono indagate complessivamente 52 persone, è partita dalla denuncia di un’architetta, Clarastella Vicari Aversa, che era stata scartata in un concorso per ricercatore. Una selezione che, secondo l’accusa, sarebbe stata pilotata dai vertici dell’Università e da alcuni professori anche loro indagati.

La vittima sarebbe stata invitata ad “aspettare il proprio turno” e a rinunciare ai ricorsi presentati al Tar e al Consiglio di Stato. Oltre ai concorsi truccati, l’indagine avrebbe evidenziato irregolarità nella selezione delle commissioni esaminatrici attraverso la scelta di componenti ritenuti “affidabili” e pertanto idonei a garantire un trattamento favorevole ai singoli candidati scelti “direttamente” o a seguito di “segnalazione”. Secondo il gip Vincenzo Quaranta “il quadro che emerge dalle recenti risultanze investigative è a dir poco disarmante”.