Inseguimento SS106 - La fuga si trasforma in tragedia, morto 24enne reggino

Carlo Alberto Restuccia non ce l'ha fatta

Il suo profilo FB è stato preso d’assalto non solo da amici stretti e familiari ma anche da persone che non lo conoscevano direttamente.

Come sempre più spesso accade, purtroppo, il ricordo delle giovani vittime della strada ci arriva dai social. L’ultima tragedia avvenuta sulle strade che percorriamo quotidianamente nella nostra città è quella di lunedì sera.

Carlo Alberto Restuccia, poco più che ventenne, stava rientrando a casa con un amico e sedeva sul lato passeggero, quando all’alt dei Carabinieri, il conducente, all’altezza di San Leo, decide di non fermarsi al posto di blocco.

Nell’inseguimento sulla statale 106, la macchina sbanda e sbatte contro un palo. Carlo fuoriesce dal finestrino e vola via.

Le condizioni sono subito gravissime e dal Grande Ospedale Metropolitano, in questi due giorni, le voci che ci giungono non sono affatto confortanti.

Ci abbiamo messo un po’ a dare la notizia. Non ci volevamo credere.

Adesso Reggio Calabria darà il suo ultimo saluto.

“Ti voglio bene amico mio”, “Buon viaggio tesoro”, “Ciao Carlo, riposa in pace”.

Questi alcuni messaggi apparsi su FB. E poi uno tra tutti che ci fa comprendere meglio chi era Carlo:

“Ho ho avuto l’immenso piacere di conoscerti e da subito mi sei stato simpaticissimo – scrive Francesco –  Abbiamo trascorso poche ore insieme a te e altri amici di mia figlia. La tua ironia e la maniera che avevi di rapportati mi hanno fatto capire subito che eri una bellissima persona e sopratutto buona. Ciao Carlo ti ho voluto e ti voglio bene”.

La famiglia ha autorizzato l’espianto degli organi.

La redazione di CityNow si stringe al dolore di familiari e amici.