Tragedia a Lodi, muore il reggino Giuseppe Cicciù. 'Era una persona con grande esperienza'

Pochi mesi fa, sui social, Giuseppe Cicciù parlava di prevenzione. Intanto il segretario lombardo della Fit Cisl ricorda il gran lavoratore

“La prevenzione è da sempre l’arma migliore”.

A scriverlo è proprio Giuseppe Cicciù, il reggino morto oggi nell’incidente ferroviario di Lodi. Nel mese di ottobre, il macchinista aveva condiviso sul suo profilo Facebook un link di Trenitalia parlando proprio di prevenzione.

“Lavorava da tanti anni come macchinista, è stato uno dei primi sui nuovi treni dell’Alta velocità. Era una persona con grande esperienza, non certo un ragazzino, non era certo uno appena arrivato”.

Queste le parole del segretario lombardo della Fit Cisl Giovanni Abimelech descrive all’ANSA Giuseppe Cicciù, uno due macchinisti morti nel deragliamento avvenuto questa mattina nel Lodigiano.

“E’ stato un nostro attivista – ha proseguito Abimelech – e nostro delegato Rsu, era molto vicino alla nostra organizzazione e noi vicino a lui. Si faceva notare, arrivava sempre con il sorriso e ce lo ricordiamo tutti, anche se negli ultimi anni si era un po’ allontanato perché aveva una nuova famiglia”. Per Abimelech quanto successo è “senza spiegazioni perchè stiamo parlando di una delle infrastrutture più sicure al mondo, e abbiamo sempre avuto testimonianze in questo senso dagli esperti dell’alta velocità”.