Intimidazione a Bentivoglio, de Magistris: 'Imprenditori come lui non vanno lasciati soli'

Il candidato a presidente della Regione Calabria commenta l'atto intimidatorio subito da Bentivoglio

“Tutta la mia solidarietà e il mio affetto a Tiberio Bentivoglio, imprenditore e testimone di giustizia, vittima dell’ennesima, vile, intimidazione mafiosa.

La sua storia è una delle più grandi ingiustizie non solo per la Calabria, ma per tutta l’Italia. Ha scelto di restare nella sua terra, di investire e creare lavoro ed economia pulita. Proprio per questo, da trent’anni è vittima di atti criminali. L’ultimo pochi giorni fa, quando gli è stata recapitata a casa una nuova lettera minatoria. Fatto gravissimo e allarmante, dopo la bombola a gas con innesco rudimentale lasciata a ottobre 2020 nei pressi dell’ingresso della sua abitazione, ritrovata per fortuna dalle forze dell’ordine che lo proteggono. In un momento in cui si gioca una partita storica nella lotta alla mafia, Tiberio Bentivoglio non deve essere lasciato solo. È scandaloso il suo abbandono e che non riceva più il fondo per i testimoni di giustizia e le vittime di mafie e terrorismo. La lotta alla ‘ndrangheta deve essere sempre una priorità per le istituzioni che non devono mai abbandonare chi denuncia per amore della propria terra. La politica, in questo, deve avere un ruolo determinante, stare al fianco e supportare sempre i cittadini onesti, magistrati e forze dell’ordine. Dobbiamo essere le sentinelle che presidiano la libertà e la giustizia della popolazione calabrese. Ho contrastato la ‘ndrangheta da magistrato e da sindaco ho fatto in modo che le mafie non penetrassero nella macchina comunale. Io continuo a schierarmi al fianco di chi, come Tiberio Bentivoglio, ha il coraggio di denunciare. Lo Stato non deve assolutamente lasciare soli imprenditori e persone come lui”.

Lo afferma Luigi de Magistris, candidato presidente alla Regione Calabria.