Reggio, premio alla carriera per l'impegno sportivo e sociale del Maestro Santi Trimboli

La consegna della targa per il riconoscimento di una vita dedicata allo sport con importanti ricadute dal punto di vista sociale

Si è svolta all’interno del Salone dei Lampadari di Palazzo San Giorgio di Reggio Calabria la cerimonia di consegna di una targa celebrativa per la carriera ad un’autentica istituzione della nostra città: il maestro Santi Trimboli. Il karateka accompagnato da una rappresentanza di atleti della sua prestigiosa associazione sportiva ha ricevuto il riconoscimento dal consigliere comunale e capogruppo di Forza Italia, Federico Milia. Presente anche il presidente del CONI Calabria, l’avv. Maurizio Condipodero. Si è sottolineato all’unisono il valore dello sport non solo come mera pratica e raggiungimento di prestigiosi traguardi, spesso ottenuti dall’A.S. Karate Santi Trimboli, bensì anche come riscatto sociale di territori difficilmente raggiungibili dai presidi dello Stato, il cui intervento potrebbe essere evitato se anticipato da azioni meritorie, associative ed aggreganti, come quelle portate magistralmente avanti dal Maestro Santi Trimboli, oggi opportunatamente premiato.

La motivazione del premio inciso sulla targa

Una vita per lo sport e l’inclusione sociale, per aver dato un’alternativa sana ai giovani reggini in quartieri totalmente abbandonati dallo Stato e dalle istituzioni.

“Non giudicatemi dai miei successi ma da quante volte sono caduto e mi sono rialzato” (Nelson Mandela)

Lo sport come riscatto sociale

Santi Trimboli Federico Milia

Federico Milia ha motivato il riconoscimento attribuito alla carriera dello storico karateka reggino:

“L’idea nasce dalla stima che nutro nei confronti dal maestro Santi Trimboli che ha dato tanto alla nostra città. Una persona che rappresenta i più alti valori dello sport e che rappresenta un’alternativa sana in un quartiere in cui troppo spesso le istituzioni sono venute a mancare, un’alternativa sana anche per i giovani reggini, stimata ed apprezzata da tutti anche a livello internazionale. Dopo una carriera dedicata alla fasce di popolazione più fragili ho ritenuto doveroso omaggiarlo di una targa.”

Un attestato di stima che va ben oltre lo sport, e che è anche di promozionale sociale, ha evidenziato il consigliere comunale:

“Se un giovane ha un’alternativa al “nulla” che certe zone offrono, ovviamente ha una via in più per migliorare la propria esistenza”.

L’emozione del Maestro Santi Trimboli ai microfoni di CityNow

Maurizio Condipodero Santi Trimboli Federico Milia 1

Dalla strada a garanti dell’ordine, Santi Trimboli ha raccontato come tanti altri ragazzi si siano dati poi allo studio diventando affermati professionisti ed altri ancora, invece, abbiano sfondato nel mondo dello sport, divenendo grandi campioni:

“Orgoglioso di questo riconoscimento, lo dico davvero con tutto il cuore perché nell’ambito sociale abbiamo lavorato davvero tanto. Io ho aperto una palestra sul Viale Quinto nel 1968 dove non c’era nulla se non poche case e ho mirato la mia attenzione e professionalità a raccogliere giovani che erano “persi” per dare loro la possibilità di socializzare.

Sono fiero perché 18 di questi sono andati in Polizia, 22 ai Carabinieri, 30 nella Guardia di Finanza, 2 nel corpo forestale e 5 nella Polizia Penitenziaria. Un lavoro certosino. Oggi questi uomini non sanno come ringraziarmi, ma sono io a ringraziare loro”.

Maurizio Condipodero, presidente del CONI Calabria

La presenza istituzionale sportiva del numero uno del CONI calabrese a rimarcare la valenza interdisciplinare dello sport:

“L’attività ultradecennale di Santi Trimboli esiste nel mondo dello sport da una vita, il riconoscimento di oggi non è altro che il coronamento di una carriera non soltanto prettamente sul tatami, quindi la crescita dello sport, ma l’accompagnamento della politica si accorge che esistono queste realtà e possono dare lo stimolo giusto per una società migliore e di buon livello”.

L’attuale azione politica nazionale

“Non ci si sta muovendo nel migliore dei modi, perché non si può pensare di portare avanti una riforma senza la competenza e la conoscenza dell’ambiente dove si sta operando. Frazionare, frantumare gli oltre cento anni di storia del mondo sportivo significa non avere cura e non avere soprattutto a cuore i sacrifici dei tanti volontari che sono riusciti ad ottenere moltissime medaglie. Le federazioni che sono riuscite ad ottenere tantissimo sono ad esempio proprio le arti marziali, discipline “minori” che fanno grandi sacrifici economici e familiari e conseguono, nonostante ciò, straordinari risultati”.

La prossima finanziaria

“Ci aspettiamo qualcosa di più, ad esempio un emendamento nella finanziaria sulla legge delega che è stata già improntata. Speriamo che queste riforme possano ricadere in tono positivo anche sul nostro territorio, visto che siamo un appendice rispetto al governo centrale. La Calabria è una terra che ha sempre dato molto al mondo dello sport, poi ha dovuto trasferire per mancanza di impianti e di attenzione da parte della politica nazionale. Ciò che è un diritto è diventato quasi una cortesia che viene data quando lo sport toglie i ragazzi della strada ed inoltre lo sport rappresenta la quarta fonte di economia della nostra nazione”.

Le considerazioni di Margherita Trimboli

In qualità di atleta del gruppo sportivo e di figlia del maestro, Margherita Trimboli ha dichiarato:

“Il lavoro certosino svolto da mio padre in questi anni è stato un lavoro eccellente, non solo dal punto di vista sportivo, è riuscito a portare i ragazzi a livelli alti nella disciplina del Karate raggiungendo podi e si sono potuti realizzare sia a livello sportivo che lavorativo perché hanno apportato il loro stile di vita nella professione. Il lavoro sociale, educativo, morale oltretutto di aggregazione all’interno delle famiglie, ragazzi che hanno subito disagi a livello familiare hanno visto in Santo Trimboli, un vero amico”.

Il presente del glorioso gruppo sportivo ed uno sguardo al futuro

“Ho sempre visto mio padre come emblema che è riuscito a fare tanto per tutti noi, ci ha dato “il bastone e la carota”, come si suole dire. Mi chiedevo spesso come mai rimproverasse in molto duro alcuni ragazzi che una volta cresciuti e diventati persone adulte che successivamente gli sono rimaste riconoscenti. Il Karate ci insegna che non si arriva mai, quindi la targa di oggi è un inizio per migliorare sempre di più. Sono presenti all’interno della palestra atleti di diverse etnie: calabresi, marocchini, rumeni, albanesi, ma ci consideriamo unici, lo sport infatti ci rende così”.

Associazione Sportiva Santi Trimboli