Reggio, Klaus Davi: ‘Foti e Labate mi fecero causa per video su clan’

"Non mi sono lasciato però intimidire" afferma il massmediologo

intercettazioni

Pietro Labate e Mimmo Foti intentarono al massmediologo Klaus Davi e, di conseguenza, ad altri giornalisti che avevano pubblicato la sua inchiesta, una causa in sede civile penale per risarcimento danni. La causa fu archiviata in primo grado ma il Foti non si rassegnò e fece addirittura appello.

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Secondo il massmediologo l’urgenza del Foti era «che io togliessi il video da internet perché evidentemente per lui il fatto che rimanesse on-line era un danno, come poi è stato dimostrato dalle parole del procuratore Giovanni Bombardieri. Ma noi non ci siamo lasciati minimamente intimidire dalle sue querele temerarie e lo abbiamo lasciato lì, visibile tutt’oggi (CLICCA QUI). Siamo felici che abbia dato un contributo determinante per l’arresto e la decapitazione del clan nell’ambito dell’operazione “Helianthus” portata a termine dalla Dda di Reggio Calabria e dalla Polizia di Stato e che ha visto il fermo di 14 persone tra cui proprio Mimmo ‘Vecchia Romagna’ Foti e Pietro Labate», ha concluso Klaus Davi. Nel video, a un certo punto il figlio del Foti urla a KlausDavi, che insieme ad Alberto Micelotta insisteva a fare domande, “Ammazzati!”.

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