La musica calabrese dei Re Niliu conquista l’Oz di Bologna


di Alessio Ciccolo – Quella di ieri si è rivelata una pregevole serata in compagnia della musica dei Re Niliu. L’ensamble calabrese ha animato il pubblico presente al Centro Culturale Oz di Bologna, che per l’occasione si è impreziosito di sonorità e nostalgie calabresi.

Nel corso di quasi due ore i ritmi danzerecci tradizionali si intrecciano in maniera interessante al sound mediterraneo che da sempre influenza la band, coinvolgendo amici, fan accaniti e amanti della word music in un turbine di ritmo e ballo.

I brani del nuovo disco “In a cosmic Ear” (tra cui spicca senz’altro PsycoSila) caratterizzati da una matrice “elettroacustica” si alternano ai pezzi che hanno segnato lo storico cammino del Re Niliu (Pucambù, Città Del Sole ecc.), in forma smagliante dopo una lunga assenza dai palchi. Salgono in cattedra Ettore Castagna alla lira, chitarra e zampogna e Mimmo Mellace alla batteria, abilmente accompagnati dal resto della line up: Salvatore Megna e Domenico Corapi alle voci, Enzo Tropepe al basso e Gianpiero Nitti all’organetto, tastiere e pipita.

Un “pontesonoro”, appunto, che ricollega memoria e sperimentazione, mito e presente in questo progetto di ricerca musicale che si pone l’obiettivo di salvaguardare quei suoni acidi della cultura orale della Calabria.

Con questo concerto, seppur giocando fuori casa, i Re Niliu lanciano un forte messaggio di rinascita che ben fa sperare per chi aspetta un nuovo sforzo discografico.

Non solo: il calore del pubblico e in generale la buona riuscita della serata conferma il potenziale nascosto della musica tradizionale calabrese, a volte apprezzata maggiormente fuori dai confini regionali.

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