La "Palinuro" accoglie i reggini nell'unica tappa italiana della Campagna d'istruzione 2018 - FOTO

Faventibus Ventis, segno augurale di venti favorev

Faventibus Ventis, segno augurale di venti favorevoli che accompagnino la navigazione. Questo è il motto della nave goletta della Marina dove ogni anno gli allievi sottufficiali, che provengono dalla Scuola Sottufficiali della Marina Militare di Taranto, svolgono la campagna addestrativa, una tappa fondamentale che conclude il loro primo anno di formazione militare.

A bordo del Palinuro si sono imbarcati anche gli allievi della Scuola Navale F. Morosini di Venezia. Il Palinuro offre anche l’opportunità a giovani  tra i 15 e i 25 anni di imbarcare per alcune settimane a bordo.

Il Capitano di Fregata Giuseppe Valentini ai microfoni di CityNow spiega: “Sulla nave scuola gli Allievi acquisiscono “passione”. C’è sia l’anima del professionista che quella del Marinaio, ovvero chi ha rispetto del mare, lo conosce e ci sa stare.”

Durante la sosta a Reggio Calabria, la popolazione avrà la possibilità di visitare la nave Palinuro nei seguenti giorni: 13 settembre, dalle 16:00 alle 19:00 e 14 settembre, dalle 10:00 alle 12:00 e dalle 16:00 alle 19:00.

“Io credo sia fondamentale conoscere le tradizioni – afferma il Capitano – per capire come sono nati i sistemi moderni, per capire perché siamo arrivati a questo punto. La navigazione su questa nave è fondamentale, per capire un secolo fa come si navigava e conseguenzialmente muoversi oggi.”

Abbiamo ascoltato due Allievi Marinai molto emozionati ed orgogliosi di poter vivere su questa magnifica esperienza sull’imbarcazione che presto raggiungerà Livorno inseme alle altre navi scuola: “C’è una convivenza forzata, si può misurare la propria capacità di resistenza e capire se è un tipo di vita adatto alla propria persona. Questa campagna addestrativa serve a confermare la propria scelta di vita o cambiarla.”

“All’inizio bisogna adattarsi, si è sempre in contatto con le stesse persone ed ambientarsi – ci spiega l’allievo marinaio – i momenti più belli sono durante la campagna quando ad esempio si fa un servizio di guardia.. Quest’esperienza ha contribuito enormemente alla mia crescita. Il gruppo serve molto, se non c’è gruppo non si va avanti nel gestire né le attività basilari né le più difficili.”

Il Palinuro è una “Nave Goletta”. Il termine indica che la nave è armata con tre alberi di cui quello prodiero, detto trinchetto, è armato con vele quadre, mentre gli alberi di maestra e di mezzana sono armati con vele di taglio (rande, frecce e vele di strallo). A questi alberi si aggiunge il bompresso, un quarto albero che sporge quasi orizzontalmente dall’estremità prodiera, anch’esso armato con vele di taglio (fiocchi). La superficie velica complessiva è di circa 1.000 mq., distribuiti su quindici vele. L’altezza degli alberi sul livello del mare è di 35 metri per il trinchetto, 34,5 metri per la maestra e di 30 metri per l’albero di mezzana.

Lo scafo, così come gli alberi, è in acciaio chiodato ed è suddiviso in tre ponti. Sotto il ponte principale (detto di coperta) sono ubicati i locali di vita dell’equipaggio e degli Allievi, mentre sopra sono collocate le sovrastrutture del castello prodiero e del cassero poppiero. Sul cassero, all’estrema poppa, è situata la Plancia di Comando, invece al suo interno sono ubicati gli alloggi e i locali di vita degli Ufficiali e dei Sottufficiali, la cucina e il forno.

Il contributo promozionale e di proiezione d’immagine della Marina Militare si manifesta principalmente durante le soste nei porti nazionali ed esteri, durante le quali la Nave testimonia verso la popolazione e le Autorità locali le più antiche tradizioni della marineria italiana ed in quest’occasione la nostra Reggio Calabria.

Per guardare il video dell’arrivo al Porto di Reggio Calabria CLICCA QUI

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Foto di Emanuele Praticò

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