Lamberti a CityNow: “Amministrazione incapace. Reggio ha perso la linea tracciata da Italo Falcomatà”

"Reggio va rifondata dalla A alla Z con persone capaci. Mia candidatura? No, grazie. Ricordo Giuseppe Falcomatà da bambino e le parole di Italo...", l'intervista al dott. Lamberti Castronuovo

Un lungo viaggio nel tempo. Ospite della redazione di CityNow, il dott. Eduardo Lamberti Castronuovo ha raccontato del suo intenso rapporto con Reggio Calabria. Ex assessore prima, poi candidato a Sindaco, da sempre fortemente innamorato della propria città.

Lamberti non ha lesinato critiche, da ‘uomo libero’ si lascia andare a considerazioni ora pungenti, ora sofferte, facendo trasparire un velo di malinconia per la situazione in cui versa la città.

VOX POPULI, VOX DEI

“Come vedo Reggio in questi anni? Basta chiedere ai reggini cosa pensano di questa amministrazione. La città deve essere pulita, sicura e vivibile. Tutte queste cose non ci sono. Il popolo può rispondere, io vedo quello che vedono i reggini.

Il sindaco, da solo, non va da nessuna parte. Fare bene il sindaco oggi significa avere una squadra forte, di dirigenti capaci e tecnici abili.

Noi  invece abbiamo una schiera di ragazzi che non hanno idea nemmeno di dove si cominci. Questa storia deve finire, bisogna mettere le persone giuste al posto giusto.

L’ultimo esempio del party al Castello è eloquente. Il sindaco Falcomatà dice di non sapere e gli credo, ma ci sarà un tecnico o dirigente che ha sbagliato e che deve essere mandato via senza indugi”.

NO, GRAZIE

“Mia candidatura alle prossime elezioni comunali? No, grazie. Faccio il medico, insegno all’università, ho una trasmissione in televisione, L’avrei fatto volentieri tanti anni fa, quando mi sono già candidato.

Allora mi fu chiesta la disponibilità anche se poi mi abbandonarono al mio destino e infatti Scopelliti venne eletto con il 70%, dato drogato da accordi sottobanco.

Al tempo avrei avuto più tempo ed energie, forse sarebbe stato meglio per Reggio per come sono andate le cose ma non voglio ragionare con il senno di poi.

Adesso servirebbe un’amministrazione forte e capace, con un mix di gioventù ed esperienza. I giovani corrono ma gli anziani conoscono la strada.”.

INNAMORARSI (NUOVAMENTE) DI REGGIO

“Italo Falcomatà aveva tracciato una linea, lanciato una visione, mai più ripresa. La città va rifondata dalla a alla z, seguendo nuovamente lo slogan ‘innamorarsi di Reggio’ fondato proprio da Italo Falcomatà.

L’attuale sindaco? Ricordo Giuseppe da piccolo, si può quasi dire che l’ho cresciuto considerato che da assessore frequentavo quotidianamente la casa di Italo, che gli diceva spesso ‘Giuseppe, accompagna il dottore alla porta’.

Qualcuno parla di attriti e dissidi tra me e Giuseppe Falcomatà ma non è assolutamente vero. Mi dispiace soltanto il fatto che Italo, nei suoi ultimi giorni, aveva designato chi avrebbe dovuto prendere il suo posto. Qualcuno sa ma ha sempre taciuto. Io non porto rancore verso nessuno”.

SANITA’ A PEZZI

“C’è sicuramente più organizzazione al nord, maggiori servizi, ma la qualità l’abbiamo anche noi. A Reggio c’è un reparto di Ematologia parla al mondo, Nefrologia e Neonatologia tra i migliori reparti in Italia.

Lo scandalo è vedere l’Asp senza bilancio per anni, come è stato possibile? Il Decreto calabria blocca tutto e imbavaglia strutture, quando invece servirebbe controllare scrupolosamente la qualità dei servizi, sia pubblico che privato”.

EMERGENZA RIFIUTI

“L’attuale sistema scelto dall’amministrazione si è rivelato fallimentare. Questo perché abbiamo una città difficile, non è Manhattan con strade dritte ma è piena di vicoli e viuzze. A questo bisogna aggiungere i tanti incivili che purtroppo la popolano.

Cosa bisogna fare? Un buon sindaco deve saper riconoscere gli errori commessi e deve immediatamente correre ai ripari.

Ci sono cumuli di spazzatura sparsi in diverse zone della città, è inaccettabile. Al centro storico farei delle raccolte speciali,

Servono misure chiare e regole ferree, si potrebbe operare in sinergia con la Camera di Commercio.

Lotta all’evasione? Chi butta la spazzatura in giro è chi non paga le tasse. C’è solo un metodo per contrastare il fenomeno, ovvero la mettere tassa dei rifiuti nella bolletta della luce”.

REGGIO NON ‘VOLA’

“L’aeroporto dello Stretto, cosi come è concepito oggi, è destinato a morire. I 25 milioni di investimenti in arrivo dal Governo sono una buona cosa ma la finalizzazione è sbagliata, questi progetti non servono a nulla.

In tutti gli altri aeroporti del mondo ci sono veri e propri centri commerciali. Io ho proposto lo spostamento dell’Hitachi all’Officina Grandi Riparazioni di Saline Joniche, cosi potrebbe anche espandersi.

Al posto dell’Hitachi invece farei un centro commerciale e l’aerostazione. Sacal? De Felice non vale niente come manager, è stato messo lì dalla politica. Servirebbe invece un dirigente capace, uno che sappia davvero incidere e aumentare il bacino d’utenza”.

VIA DEL MARE

“Waterfront? E’ una parola vuota, uno slogan. Servono cose concrete, misure che possano davvero cambiare il volto della città.

Farei al Porto ristoranti, navette, tutta una serie di servizi per turisti. E farei un porto turistico nella zona Candeloro, cosi da distinguere porto turistico e porto commerciale.

Chiamiamola Via del mare invece che Waterfront. Stringiamo davvero il rapporto della città con il mare, altrimenti sono le solite parole per fare propaganda.