Lamezia, Pegna rilancia: “La mia, sarà un’opposizione utile alla città”

Sconfitto da Paolo Mascaro al ballottaggio, il promoter promette impegno e denuncia: “Astensione preoccupante. E quelle offese sui social…”

“E’ stata una corsa veloce, difficile e in salita, ma vissuta con serenità, la stessa che oggi mi ha fatto tornare con il sorriso, senza macigni sulle spalle, dietro la mia scrivania”. Con queste parole, Ruggero Pegna mette in archivio la corsa per diventare sindaco di Lamezia, con l’onore delle armi di un ballottaggio rivelatosi amaro, per lui, e un trionfo per Paolo Mascaro, eletto con il 68,9% delle preferenze. Ed è proprio il dato relativo all’affluenza, che non arriva al 30%, che pesa sul voto complessivo del ballottaggio di ieri, tenuto conto anche delle avverse condizioni atmosferiche.

Pegna nella sua dichiarazione post voto lo sottolinea non prima di aver ringraziato chi, “a sorpresa – scrive – mi ha comunque pensato per questo ruolo, alla stampa professionale e a tutti coloro che mi hanno espresso il loro voto, certi che la mia trasversalità di valori, il mio senso della legalità, la mia umiltà, il mio bagaglio culturale aperto a tutti, rappresentassero un cambiamento vero per una città importante, ma mortificata, abbandonata ed umiliata. Una delusione ben espressa da un’astensione significativa e preoccupante, vera vincitrice di questa consultazione elettorale”.

Al di là delle condizioni metereologiche, c’è però un dato numerico importante. Mascaro, espressione di una serie di liste civiche è diventato sindaco di Lamezia ottenendo 12317 voti, pari, come detto, al 68,9%; Ruggero Pegna ha invece collezionato 5560 preferenze, pari al 31,1%.

Ma il promoter vede il bicchiere mezzo pieno alla fine di un’avventura che lo ha visto cimentarsi per la prima volta: “Il prestito della mia figura, che ho dato per l’immagine e la rinascita della mia città, è stato ripagato da un risultato inaspettato e dalla stima di tanti che porterò per sempre con me, nuovo dono prezioso di una bella, spesso sorprendente ed emozionante, storia personale”. “In un solo mese – sottolinea con orgoglio – arrivare al ballottaggio su sei candidati forti e agguerriti, far conoscere altri aspetti di me, ricevere stima e affetto, e’ stata una inattesa vittoria, una grande e indimenticabile esperienza”.

Ma non ci sono solo gli aspetti positivi e Pegna invita ad una riflessione approfondita, quando dicendosi mortificato denuncia le tante offese gratuite lette sui social per il solo fatto di essermi candidato. Il rispetto della persona – argomenta – dei sacrifici di una vita, dell’impegno culturale, umanitario, sociale e civile, che ho sempre profuso in ogni mi attività, in ogni mio scritto e testimonianza, avrebbero meritato il rispetto di tutti, sopra ogni cosa e sopra ogni tifoseria, queste più da curva ultras che da competizione politica”.

Ruggero Pegna, che era il candidato di un centrodestra azzoppato dall’assenza della Lega dalla coalizione, nell’augurare alla città una crescita “soprattutto culturale e del senso civico, veri antidoti ad ogni negatività e a tutti gli eletti auguro buon lavoro”, promette che da “consigliere comunale non sarò il capo dell’opposizione, termine che non mi appartiene, ma un cittadino che esprimerà consenso e dissenso, proposte, sulla base di principi e visioni utili alla Città – conclude – senza politichese o strane logiche da politicanti.