Porti, Filt-Cgil al Mims: 'Lavoratori di Gioia Tauro senza indennità'

L'appello, questa volta, è rivolto al Ministero delle Infrastrutture per "permettere ai lavoratori di poter tornare ad un minimo di normalità”

Continuanla situazione di stallo dei lavoratori del porto di Gioia Tauro che non hanno ancora ricevuto l’indennità per mancato avviamento. La Filt-Cgil Calabria chiede chiede al Ministero Infrastrutture e Mobilità Sostenibili affinchè sblocchi la situazione.

Lavoratori senza indennità al porto di Gioia Tauro

“È inspiegabile e ingiustificabile che più di 40 lavoratori della Port Agency di Gioia Tauro non ricevono da mesi gli importi dell’ima, l’indennità di mancato avviamento, a seguito di una nuova interpretazione da parte Ministero della Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili della norma di riferimento che assegna a questi lavoratori l’indennità”.

A dichiararlo il segretario nazionale della Filt Cgil Natale Colombo sulla situazione dei portuali iscritti alla Port Agency, sottolineando che “sono risultate inefficaci le indicazioni del Ministero del Lavoro e le nostre continue interlocuzioni con il Mims”.

“A nulla inoltre è valso – prosegue il segretario nazionale della Filt Cgil – il sacrificio ed il senso di responsabilità dei lavoratori che non hanno né manifestato nè creato problemi al gate del porto per chiedere il loro unico sostegno al reddito. Siamo in un Paese dove il peso della burocrazia può gravare sulle spalle dei più deboli, su portuali che hanno perso il lavoro e che da mesi non percepiscono alcun sostegno economico. Alla vigilia delle festività natalizie, questa situazione rappresenta un dramma sociale le cui responsabilità vanno individuate e perseguite”.

“Da parte nostra – afferma infine Colombo – c’è la piena e convinta solidarietà a questi lavoratori ed alle loro famiglie oltre che alle nostre strutture territoriali che hanno sempre sostenuto e difeso la dignità dei lavoratori.

Facciamo appello al buon senso del Mims affinché la vicenda si possa rapidamente risolvere per permettere anche a questi lavoratori calabresi di poter tornare ad un minimo di normalità”.