Lido comunale, Reggio Attiva e Reggio Sette Punto Zero: 'Basta attese e rinvii'

"Continuiamo ad ascoltare promesse che nemmeno un marinaio farebbe con tanta superficialità". Le parole di Sergi e Siclari

“Abbiamo un Lido Comunale in pieno centro che ha fatto la storia delle estati reggine, che da qualche anno si trova in stato di decadimento e che da due anni a questa parte (mai successo prima) resta addirittura chiuso, abbandonato al degrado in attesa che Comune e Sovrintendenza decidano, giocando con i diritti dei reggini a riappropriarsi della nobile struttura oggi diventata bruttura.

E lungo la via che porta al disfacimento di Reggio continuiamo ad ascoltare promesse che nemmeno un marinaio farebbe con tanta superficialità. A questo punto, se la Sovrintendenza ai beni storici ed archeologici ha finalmente e davvero previsto che possa essere demolita almeno una parte (non si sa quale, visto che la trasparenza non gioca un ruolo determinante alle nostre latitudini), si proceda rapidamente a trovare i fondi per procedere, senza scuse né ritardi. In tempi di PNRR non è cosa impossibile individuare finanziamenti e contributi, non si perda tempo e denaro in inutili attese.

Certo, sappiamo di chiedere troppo ad una amministrazione incapace di provvedere persino al decoro urbano e all’asfalto delle strade cittadine, siamo consapevoli di pretendere l’impossibile. Tuttavia, siamo affezionati a quella strana e desueta convinzione che esistano ancora dei diritti in capo alla comunità, diritti di chiedere il rispetto degli stessi e un minimo di vivibilità del proprio territorio.

E il nostro intervento oggi non punta l’occhio solo verso il Comune, ma anche e soprattutto proprio contro la già citata Sovrintendenza per chiedere spiegazioni dettagliate e motivazioni esaustive circa questo inspiegabile ritardo consumato tra vincoli e divieti sulla carcassa ormai sventrata del Lido. E ancora maggiori perplessità suscita il via libera rilasciato su piazza De Nava mentre si pone vincolo storico artistico sulle cabine del Lido: davvero difficile non parlare di incoerenza, di disparità di trattamento immotivata o quantomeno non spiegata alla cittadinanza.

Fuori ipocrisia, aggiungiamo che da un organismo che consente di ridurre il corso Garibaldi in quello stato e che al contempo lascia che privati abbattano senza pietà palazzine liberty in pieno centro storico, mentre “insabbia” gli scavi di piazza Garibaldi, non ci aspettiamo granché. Ma ugualmente crediamo sia diritto dei reggini chiedere il conto di queste incongruenze alla Sovrintendenza.

E in rappresentanza di Reggio Attiva e Reggio Sette Punto Zero, ma anche di tutti quei cittadini che non sono ancora assuefatti al peggio, chiediamo che si possa intervenire a livello ministeriale per fare luce su una situazione che non può ancora essere tollerata.

Perciò, basta attese e rinvii, Reggio merita attenzione e rispetto. E noi lo pretendiamo”.

Il Presidente di Reggio Attiva Giuseppe Sergi e il Presidente di Reggio Sette Punto Zero Ernesto Siclari.