Lega Pro, Ghirelli: 'Retribuzioni ai calciatori, da ragionare con l'AIC'

Si parla anche di una deroga per andare oltre il 30 giugno

La salute al primo posto e con la speranza che tutto si possa risolvere il prima possibile, FIGC e presidenti di Lega, continuano a porsi interrogativi su quelle che saranno le ripercussioni sportive ed economiche nel mondo del calcio. Lo scorso dicembre Francesco Ghirelli, presidente della Lega Pro, aveva imposto lo stop ai tre gironi al fine di ottenere la defiscalizzazione in serie C, protesta che, purtroppo, non ha avuto poi un seguito.

Oggi siamo alla pura emergenza e le problematiche legate al Coronavirus e quindi allo stop forzato dei campionati, potrebbe provocare disastri, come come da giorni ripete lo stesso Ghirelli concetto ribadito alla Gazzetta dello Sport: ”

Il mondo della serie C nel calcio italiano rischia di pagare il prezzo più alto per il dramma che stiamo vivendo. I nostri imprenditori devono salvare la loro azienda prima del club calcistico e soprattutto stanno perdendo il prezioso aiuto degli incassi. Abbiamo chiesto al Governo di venirci incontro su una dilazione delle scadenze fiscali e contributive che vada oltre lo slittamento di un mese già stabilito dal Consiglio Federale. Per le retribuzioni dei calciatori ci sarà da ragionare con l’AIC e trovare la soluzione migliore. L’idea della cassa integrazione per gli stipendi da 30mila euro lordi, proposta del presidente Gravina, mi sembra molto sensata.

Nei limiti del possibile, bisognerà provare ad arrivare fino in fondo al campionato. E’ valida anche l’idea di esplorare formule in deroga che possano consentire di superare il 30 giugno, nel caso estremo in cui ce ne fosse bisogno“.