Lettere Meridiane, un libro per conoscere la Calabria oltre i pregiudizi

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Come ogni domenica CityNow torna con un nuovo appuntamento di #InsideTheBook, la rubrica attraverso cui  vi proponiamo un libro da leggere.

Questa settimana è la volta di “Lettere Meridiane – Cento libri per conoscere la Calabria” scritto da Francesco Bevilacqua. Un profondo conoscitore della sua terra che mette a disposizione della nostra terra il suo infinito sapere.

É proprio questo che fa l’autore attraverso la rassegna di libri che nel 2015 diventa “Lettere Meridiane“.

Un titolo che lascia spazio all’immaginazione del lettore, ma non troppo, solamente quel tanto che basta per destare la curiosità insita in ognuno di noi. Bevilacqua in queste 542 pagine, che non sono di certo poche, racconta la storia di una Calabria dimenticata, spesso sottovalutata, dalla sua nazione, dai cittadini, esclusa da programmi scolastici e per questo mai conosciuta realmente.

La nostra è infatti una regione su cui gravano pregiudizi secolari, la regione “più a sud del Sud” scrive l’autore nella prima parte di questo libro. Calabria, la malfamata: per via del brigantaggio prima e della criminalità organizzata dopo. Ma anche terra di assistenzialismo, sprechi, arretratezza, sottosviluppo, malgoverno, omertà, indolenza, ignavia.

Sono infiniti gli aggettivi associati alla nostra terra e il più delle volte contengono un’accezione negativa. Per fortuna esistono due diverse scuole di pensiero che si affrontano da anni. Se da una parte c’è chi pensa il peggio della Calabria, dall’altro vi è chi combatte strenuamente ogni giorno per farla splendere al meglio delle sue possibilità.

Se da un lato c’è chi considera la Calabria una terra irredimibile, in cui tutto è ’ndrangheta, malaffare, malapolitica e quant’altro, dall’altro c’è chi la considera vittima di secoli di malgoverno e propugna, per reazione, una falsa retorica identitaria.

Trovare il bandolo della matassa non è di certo semplice, soprattutto quando bisogna districarsi tra i fitti fili degli stereotipi. Francesco Bevilacqua, dopo anni di studi e di esplorazioni, si avventura in questa sfida, offrendo al lettore  una sua originale ipotesi interpretativa sulla Calabria e sui calabresi e, nello stesso tempo, un catalogo ragionato di cento libri, tra narrativa, storia, geografia, scienze sociali, da leggere o consultare, per cercare di capire davvero perché Calabria e calabresi sono come sono, al di là di ogni stereotipo, di ogni luogo comune, di ogni (auto)rappresentazione mediatica.

“Ovviamente non sostengo che per capire la Calabria sia necessario leggere tutti e cento i libri da me indicati e nemmeno che basta leggere proprio quelli. È certo però che bisogna leggerne almeno una parte, se davvero si vuole esprimere giudizi meditati”.

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