LFA Reggio, Ballarino: 'Contro di me una pesante campagna di odio'

"Eravamo disposti a cedere subito, ma nessuno si è mai presentato, nè prima nè dopo"

Dopo la contestazione di domenica pomeriggio, un attimo dopo la sconfitta interna con il Real Casalnuovo, ed il faccia a faccia tra gli ultras della Curva Sud ed una parte della dirigenza, rompe il silenzio il DG de La Fenice Amaranto Nino Ballarino convocando una conferenza stampa:

Sono passati circa settata giorni dalla prima conferenza stampa. Avevo detto allora questo incontro facciamolo diventare una festa, ma da subito non lo è stata. Ma le cose più belle sono quelle conquistate e sono soddisfatto per quanto fatto fino ad oggi. Dopo quello che è successo domenica era doveroso incontrarvi, sono stato chiamato in causa dai tifosi in maniera pesante, soltanto dopo settanta giorni. Tutto questo è successo perchè sin dal primo giorno, dico senza motivo dalla mia parte, si è scatenata una campagna d’odio, esagerata. Ce ne sono state dette di tutti i colori, ma la cosa che più mi ha fatto ridere è stata la definizione di “poverello”. Auguro a tutti i poverelli di essere come me. 

Mi hanno detto di tutto, sciocco, qualcuno pensa di offendermi dicendo che sono catanese. Mi aspettavo solo una normale accoglienza, cosa che non è avvenuta. Eppure fino ad oggi non sono riuscito a vedere neppur un allenamento per quante cose c’erano da fare, abbiamo trovato macerie, il nulla. Sono stato contestato ancor prima di sedermi, avevo detto pubblicamente e davanti al sindaco che eravamo disposti a cedere subito, ma nessuno si è mai presentato, nè prima nè dopo. Nonostante queste mie aperture, attacchi da tutte le parti, l’inizio del massacro. Dopo avere costruito una società di sana pianta, una squadra, buona o cattiva, un gruppo di lavoro e quattro squadre giovanili. Abbiamo perso la prima partita con la Juniores ed è successa la fine del mondo. Mi vergogno di me stesso per quello che ho subìto. Ma io sono questo? Attaccato per cose inutili, una vergogna.

Voi pensate che io vengo a Reggio Calabria per fare politica? Sono qui in una grande pizza per fare calcio. Negli ultimi otto anni ci sono stati due fallimenti, io non voglio essere il terzo e non fallirò. Forse troppo in fretta avete dimenticato tante cose. Eravamo in B ed in pochissimo tempo siamo scivolati di nuovo in serie D. I nostri calciatori sono assolutamente in regola con i pagamenti, lo ribadisco con forza. Le parole restano parole, i fatti sono fatti e non permetto più a nessuno di dire: ma che società è questa? Oggi si fanno i contratti e noi manteniamo fede a tutti gli impegni, ma come si permettono di dire queste fesserie in giro. Vergogna a chi scrive che mi sono auto eletto DG per lo stipendio, vergogna”.