LFA Reggio, Ballarino vuole tutto: centro sportivo, marchio e denominazione

Sul S. Agata il cambio di passo grazie alla collaborazione con la Soseteg

Si susseguono le riunioni al centro sportivo S. Agata tra i dirigenti della società amaranto. Completata la stagione sportiva c’è da programmare la prossima, ma prima di ogni ragionamento sulla conduzione tecnica e la costruzione della nuova squadra, ci sono degli step ritenuti più importanti ancora da superare. Il primo è andato e la LFA Reggio Calabria ha fatto il suo presentando la domanda alla manifestazione di interesse per il centro sportivo S. Agata. Ci riferiscono di un piano di fattibilità corposo e ben strutturato grazie anche alla partecipazione di una azienda leader come la Soseteg che ha inquadrato nei nove mesi di lavoro tutto il programma di riqualificazione e spese per diversi milioni di euro.

Il prossimo passo è quello più importante, i tifosi lo attendono con grande trepidazione perché rappresenta l’elemento principale per avviare un nuovo percorso. Parliamo dell’acquisizione dei beni materiali e immateriali della Reggina, questi ultimi più comunemente individuati come marchio. Il patron Ballarino sin dal suo insediamento lo ha inserito tra le priorità insieme alla denominazione. Per farlo intanto dovrà presentare una offerta entro il prossimo 28 maggio al momento sapendo di doversi confrontare almeno con un altro competitor. Perchè ad oggi la certezza è che sia stata depositata quella del sindaco di Terni Stefano Bandecchi, mentre il Comune attraverso il sindaco Falcomatà ha fatto sapere che sarà della partita ma che non potrà partecipare ad offerte al rialzo. Rimane l’interrogativo su un quarto inserimento, quel famoso ma ancora rimasto nell’anonimato gruppo di imprenditori che si sarebbe dovuto presentare anche per il centro sportivo. A questo punto non resta che attendere, dalle ore 12 del 29 maggio sapremo tutto.