LFA Reggio: legittime le proteste, ma i problemi sono anche altri

La classifica attuale è decisamente al di sotto delle aspettative sicuramente dei tifosi, probabilmente anche della società

Mancano almeno due rigori netti nelle ultime due gare, match che per la LFA Reggio Calabria hanno prodotto altrettanti pareggi. La classifica attuale è decisamente al di sotto delle aspettative sicuramente dei tifosi, probabilmente anche della società, visti i proclami di inizio stagione nonostante le tante difficoltà. Ma oltre ai rigori rivendicati con fermezza e rabbia dal tecnico Trocini, manca in questo preciso momento anche qualcosa in più, per esempio il gioco. In modo particolare in trasferta ormai il copione lo si conosce a memoria. Primo tempo quasi inguardabile e seconda parte squadra con un piglio differente. Le precarie condizioni dei campi sui quali si va a giocare certamente influiscono, ma è sullo stesso terreno che gli amaranto migliorano il proprio modo di esprimersi ed il rendimento nei secondi quarantacinque minuti. E’ anche questo uno degli aspetti sui quali Trocini dovrebbe lavorare anche perchè se si riesce a superare indenni la prima parte, in diverse circostanze si è trovato poi il gol della vittoria, quando invece si va sotto, al massimo si ottiene un pari.

Gli alibi sono ormai tutti alle spalle, il gruppo si allena regolarmente e paradossalmente da quando ha iniziato il suo “normale” campionato, quindi con partite settimanali, ha smesso di vincere, scivolando anche in graduatoria e perdendo momentaneamente il posizionamento all’interno della griglia play off. Diversi calciatori continuano ad essere collocati fuori ruolo, in alcune gare per necessità, in altre per scelta. Sta per completarsi il girone di andata ed ancora si attende il miglior Mungo, in una zona di campo dove neppure Salandria è riuscito a fare la differenza. Barillà è diventato l’uomo ovunque, ma la sensazione è che al capitano si stia chiedendo troppo. Il recupero di Cham potrebbe rimettere a posto qualcosa, ma non crediamo possa spostare di molto la fatica con la quale la squadra cerchi la via del gol. Se è vero che la difesa è tra le meno battute, è altrettanto vero che l’attacco è tra quelli meno prolifici. L’ingresso di Bolzicco al momento ha dato presenza fisica e qualche sponda, ma nelle due partite in cui è stato in campo, si è smesso di crossare, paradossale. E allora è certamente giusto far sentire la propria voce nel momento in cui si subiscono dei torti, soprattutto se ripetuti addirittura a distanza di una settimana, ma le problematiche di questo gruppo che ancora esistono vanno ricercate oltre gli episodi.