'Si sta scrivendo un nuovo capitolo di storia': le riflessioni di una studentessa reggina

"Il virus sembra aver fermato il tempo, aprendoci gli occhi dinanzi a ciò che a lungo avevamo dato per scontato"

Una guerra diversa nella quale tutto il mondo è alleato contro un nemico invisibile: il coronavirus. Segnalato per la prima volta a Wuhan, in Cina, fin dal dicembre 2019, in poche settimane il virus ha raggiunto l’Europa, colpendo duramente anche l’Italia, dove la situazione ha cominciato a peggiorare di giorno in giorno. Al fine di contenere il contagio, il Presidente del Consiglio Conte ha adottato  misure drastiche che hanno cambiato le nostre radicate abitudini di vita: non uscire di casa se non  per esigenze lavorative, motivi di salute e necessità primarie.

La situazione italiana è una delle più allarmanti: i nostri ospedali del Nord sono strapieni per il gran numero di ricoveri. Il malato durante il ricovero non ha la possibilità di vedere i propri affetti, se prima non viene dimesso, quindi con la prospettiva di affrontare la malattia da solo, lontano da casa, lontano dalla famiglia, che può solo pregare per lui sperando di rivederlo.In alcuni centri della Lombardia, la regione più colpita,lo strazio è anche il non sapere più neanche dove collocare le salme di chi non ce l’ha fatta.

Quelle che i nostri occhi hanno visto, sono immagini strazianti, per tutti: decine di carri dell’esercito colmi di bareche dagli ospedali si dirigono ai cimiteri.

In una società frenetica, come quella in cui viviamo, il virus sembra aver fermato il tempo, aprendoci gli occhi dinanzi a ciò che a lungo avevamo dato per scontato: la vicinanza tra gli esseri umani, quell’umanità vera, lontana dal freddo mondo fittizio dei social media. Il virus ci ha dato e continua a darci una lezione: per sconfiggere questo male bisogna essere uniti e rispettare il prossimo, agire responsabilmente per il bene nostro e di tutta la società, e mentre noi siamo chiusi in casa e abbiamo fame d’aria, chi davvero è tornato a respirare è il nostro pianeta.

L’inquinamento è notevolmente ridotto, le strade si ripopolano di animali, le acque sono più limpide, il sole è tornato splendente in un cielo blu, come da tempo non si vedeva. E’ evidente che nonostante la nostra assenza il nostro pianeta vive, gioisce e ci manda un chiaro messaggio: il nostro modus vivendi stava per soffocare irrimediabilmente la Terra, così come questo virus soffoca i nostri polmoni.Se l’uomo vorrà continuare a vivere su questo pianeta, dovrà puntare all’eco sostenibilità per non alterare gli equilibri dell’ambiente, ma senza dimenticarsi dell’umanità.

Michelle Fornasier, V C – Liceo Classico “T. Campanella”