Coronavirus, il racconto degli studenti a CityNow. Enrico: 'Le lezioni adesso sono così'

"Ore 9:00, tutti puntuali davanti allo schermo di un pc". Il racconto, delle lezioni ai tempi del Covid-19, di Enrico

“Ore 9:00, tutti puntuali davanti allo schermo di un pc, di un tablet o di un telefonino, WhatsApp Web è la nostra campanella, veloci ci connettiamo al link o digitiamo ID e password, mentre il volto sorridente e  la voce squillante della prof  ci accoglie “Buon giorno, ci siamo, come state?”.

Hanno inizio le videolezioni della classe virtuale II G perché i cancelli sbarrati e gli ingressi chiusi di via Possidonea e di via Aschenez o della sede di Reggio Campi non ci hanno fermato. In queste lunghissime giornate, in cui il tempo scorre inesorabilmente lento tra una serie Netflix e una partita a Fortnite, un allenamento fisico e un’improvvisata cheesecake, nella vana attesa di un’edizione straordinaria del Tg che annunci la fine della reclusione, i nostri insegnanti sono una presenza importante e “vedersi” in meeting non è soltanto “fare scuola a distanza” ma significa anche affrontare insieme “il mostro con la corona”, scherzare e sdrammatizzare, parlare e sentirsi meno soli, confrontarsi, appartenere a un gruppo classe e ad una comunità scolastica (come vuole ribadire chi di noi, inguaribile nostalgico, indossa la t-shirt o la felpa con il logo del Liceo).

Ci siamo, ci siamo con i nostri volti timidi o disinvolti, assonnati o svegli, con le nostre pettinature a volte scompigliate, con le nostre paure e le nostre difficoltà. Non occorre fare l’appello, gli alunni della mia classe virtuale sono tutti presenti e proseguono, ancora più motivati, il loro percorso formativo. La “didattica a distanza”, organizzata in modo impeccabile, arriva nelle nostre camerette o nei nostri salotti con tre collegamenti quotidiani che garantiscono un’equa distribuzione delle discipline e che, ormai da tre settimane, sono il modo più costruttivo per esorcizzare il silenzio e la solitudine della quarantena.

Online come in aula si parla dell’imperatore Costantino e della crisi dell’Impero romano d’Occidente, si spiegano le subordinate completive introdotte da “quod”, si discute di “Renzo oratore”, della sua sbornia e delle sue peripezie, si corregge l’analisi del periodo di un brano, si viaggia nell’arte gotica tra pulpiti e tabernacoli, si fa conversation in lingua inglese, si risolvono  equazioni di secondo grado, si dimostrano i principi della dinamica, si confrontano meiosi e mitosi, si riflette sul “Padre nostro” e, persino, ogni alunno ne scrive uno proprio.

Le nostre giornate trascorrono così più veloci e si arricchiscono di nuove conoscenze, procediamo a piccole dosi ma con una grande quantità di passione perché noi siamo “vinciani vincenti”.

Enrico Apa II G – Liceo Scientifico Leonardo da Vinci