Lo Monaco: 'Riprendere? Impossibile. E l'elenco dei perchè lungo'

"Sono convinto che verrà messa la parola fine a tutta questa telenovela"

Era tra i consiglieri federali a rappresentare la Lega Pro l’ex dirigente del Catania Pietro Lo Monaco. A suo avviso le decisioni prese dal Consiglio Federale andranno certamente riviste al prossimo appuntamento, così come riferisce ai colleghi di tuttoC:

“Ancora tutto da definire e non c’è nulla di irrecuperabile. Il Consiglio Federale si è espresso con una delibera che prevede il ritorno sui campi per tutto il mondo professionistico. Ma l’idea che ciò avvenga è utopia bella e buona. Tra una settimana il presidente della FIGC, Gravina, incontrerà il ministro dello Sport, Spadafora. Solo dopo si potrà avere una decisione definitiva. Sarà fondamentale, dunque, il prossimo consiglio federale nel quale, con un po’ di buonsenso,  sono convinto che verrà messa la parola fine a tutta questa telenovela.
Le tre serie sono considerate uguali quando è il momento di pagare, ma quando si tratta di avere risorse la C viene accomunata ai dilettanti.

Ripartenza impossibile. Le squadre di Lega Pro non hanno la forza di riprendere il campionato perché non possono rispettare i protocolli: utopistico pensare che fra tamponi, analisi, stadi disinfettati e quant’altro i team di terza serie riescano a farcela economicamente. E poi, a livello organizzativo, vorrei capire come sia possibile disputare una decina di giornate mancanti più i playoff e i playout in soli due mesi, tra luglio e agosto. Non ci sono proprio i tempi tecnici.

Tanti club sono in difficoltà con gli stipendi da marzo a giugno e chiediamo loro di pagare altri due mesi? Con introiti pari a zero da settimane e settimane? Senza contare che le fideiussioni sono ancora bloccate e che sarebbero una bella boccata d’ossigeno per numerosi presidenti. Fermiamoci e sistemiamo anche la questione economica relativa agli emolumenti dei calciatori sotto contratto che riguardano sia gli stipendi che le tasse. Come vedete, sono tanti i motivi che hanno spinto l’Assemblea di Lega Pro a votare per lo stop al campionato. Evitiamo che la Serie C vada incontro a una disfatta.

Se ci sono state delle società che, disattendendo a quella che era la volontà assembleare, hanno chiesto in privato a Gravina di disputare i playoff, non hanno fatto una bella cosa. Non si può prevedere che la C possa continuare questa annata disgraziata. Poi la stessa delibera della FIGC lascia aperti più scenari: la disputa dell’intera stagione, la disputa dei soli playoff e playout, lo stop totale con promozioni e retrocessioni date dalla classifica cristallizzata”.