50° Bronzi, Presta boccia il logo: 'Si dovrebbe progettare con competenza'

Per il designer della comunicazione visiva "emerge una evidente non conoscenza (eufemismo) delle regolette base per la progettazione di un marchio"

Aldo Presta, designer della comunicazione visiva, attraverso un post su Facebook ha esposto le sue motivazioni per il “no” al logo presentato, nella giornata di ieri, per il cinquantenario dal ritrovamento dei Bronzi di Riace. Fatto analogo era avvenuto anche lo scorso novembre, quando il MArRC aveva presentato la sua proposta grafica per l’evento che vede protagonisti i due guerrieri simbolo della città di Reggio Calabria.

“Ogni giorno che vado avanti mi taccio sempre di più che davvero ormai è una babele. Molte cose sono state dette già anche in questa bacheca. La verità è che emerge una evidente non conoscenza (eufemismo) delle regolette base per la progettazione di un marchio, logotipo etc. o per per la scelta (e la storia) dei caratteri etc. che uno studente di una qualunque scuola (seria) di grafica o design in Italia impara a conoscere e praticare. In questo caso è davvero difficile parlarne, sia per il primo (il marchio fai da te) sia il secondo (versione qualcuno ha detto “compro oro”).

Non voglio tornare sempre indietro, ma qualche anno fa proprio il Museo di Reggio ha ricevuto un progetto di identità visiva disegnato da Leonardo Sonnoli (compasso d’oro, per dire) che partiva dall’analisi della scrittura osca presente in alcune epigrafi presenti nel museo per poi svilupparlo in chiave contemporanea.

Ecco si progetta in quel modo, con competenza sia verso la storia, sia verso la contemporaneità. Ma al Museo di Reggio (e in Calabria in generale, vedi comunicazione turistica) evidentemente sono più avanti”.