Salvini e le pene equiparate per minori, Marziale: ‘No all’adultizzazione’

Il Garante della Regione Calabria frena sul processo di adultizzazione dei minorenni: "Si confonde pubertà precoce con maturità"

marziale garante

“Sulla base di quale indicatore scientifico si deduce che il sedicenne di oggi sia molto più maturo del sedicenne di ieri? Insegno sociologia all’università, studio continuamente e seriamente, ma non mi sono ancora imbattuto in una tale teorizzazione. Chiederò all’amico ministro Matteo Salvini di indicarmi i testi cui ha attinto”.

È quanto dichiara il sociologo Antonio Marziale, Garante per l’infanzia e l’adolescenza della Regione Calabria.

“Non ci sto – continua Marziale – a questo irrefrenabile processo di adultizzazione dei minorenni, che oggi contempla un disegno di legge mirante ad equiparare le pene per i minori che commettono reati a quelle comminate agli adulti. Non è la soluzione, entro le cui maglie si confonde la pubertà precoce con la maturità”.

Per il Garante:

“Cambiare quelle esistenti senza dubbio. Innescare processi di recupero che vadano oltre la mera pena detentiva e rinforzare piani di recupero sociale più adeguati. Ma, tenendo in considerazione sempre che i minorenni continuano ad essere “diversi” dai maggiorenni. Da quando si conosce l’uomo, intorno ad esso sono cambiate le culture, il mondo si è arricchito di nuove e maggiori consapevolezze, ma i tempi di maturazione degli individui sono rimasti uguali”.

“Piuttosto – conclude Marziale – il ministro non sa che in commissione giustizia della Camera dei Deputati giace una proposta di legge per riportare a 16 anni l’età del consenso sessuale, perché i 14 attuali collocano l’Italia in alto ad una classifica indegna, a misura di pedofili. È un disegno di legge che prende spunto da una mozione votata all’unanimità dal Consiglio Regionale della Calabria. Gli chiedo di aiutarci a sdoganarla in aula, discuterla e approvarla”.