Salvini e le pene equiparate per minori, Marziale: ‘No all’adultizzazione’
Il Garante della Regione Calabria frena sul processo di adultizzazione dei minorenni: "Si confonde pubertà precoce con maturità"
31 Luglio 2025 - 17:18 | Comunicato Stampa

“Sulla base di quale indicatore scientifico si deduce che il sedicenne di oggi sia molto più maturo del sedicenne di ieri? Insegno sociologia all’università, studio continuamente e seriamente, ma non mi sono ancora imbattuto in una tale teorizzazione. Chiederò all’amico ministro Matteo Salvini di indicarmi i testi cui ha attinto”.
È quanto dichiara il sociologo Antonio Marziale, Garante per l’infanzia e l’adolescenza della Regione Calabria.
“Non ci sto – continua Marziale – a questo irrefrenabile processo di adultizzazione dei minorenni, che oggi contempla un disegno di legge mirante ad equiparare le pene per i minori che commettono reati a quelle comminate agli adulti. Non è la soluzione, entro le cui maglie si confonde la pubertà precoce con la maturità”.
Per il Garante:
“Cambiare quelle esistenti senza dubbio. Innescare processi di recupero che vadano oltre la mera pena detentiva e rinforzare piani di recupero sociale più adeguati. Ma, tenendo in considerazione sempre che i minorenni continuano ad essere “diversi” dai maggiorenni. Da quando si conosce l’uomo, intorno ad esso sono cambiate le culture, il mondo si è arricchito di nuove e maggiori consapevolezze, ma i tempi di maturazione degli individui sono rimasti uguali”.
“Piuttosto – conclude Marziale – il ministro non sa che in commissione giustizia della Camera dei Deputati giace una proposta di legge per riportare a 16 anni l’età del consenso sessuale, perché i 14 attuali collocano l’Italia in alto ad una classifica indegna, a misura di pedofili. È un disegno di legge che prende spunto da una mozione votata all’unanimità dal Consiglio Regionale della Calabria. Gli chiedo di aiutarci a sdoganarla in aula, discuterla e approvarla”.