'Potrete diventare tutto ciò che volete': la lettera della prof.ssa Princi ai maturandi del Vinci

"Questa rimane la vostra casa, il vostro punto di partenza, la rampa di lancio; e qui troverete sempre le vostre radici"

“Cari ragazzi,
siamo arrivati ormai alla vigilia degli esami. Pochi giorni ancora prima del grande volo che vi porterà lontano. Avevate sei anni quando è cominciato il viaggio e appena quattordici quando siete arrivati qui.

Ogni mattina in classe, alla stessa ora, fianco a fianco coi vostri compagni, coi vostri docenti, coi compiti da
svolgere a casa, con le interrogazioni, coi vostri dubbi e con le vostre certezze, con la vostra sensibilità e l’irruenza di una gioventù che si è prepotentemente fatta strada.

In questi cinque anni trascorsi nel nostro Liceo, il Leonardo da Vinci di Reggio Calabria, lo dico con un pizzico di orgoglio nella consapevolezza di un senso di appartenenza che so non lascerà mai neanche voi, avete maturato una sempre maggiore consapevolezza di voi stessi e del mondo che vi circonda. Questa rimane la vostra casa, il vostro punto di partenza, la rampa di lancio; e qui troverete sempre le vostre radici culturali. In questi anni vi abbiamo seguito giorno per giorno, non limitandoci a trasmettere mere nozioni, comunque utili; ci siamo preoccupati, soprattutto, di dare direzione e verso alla vostra crescita di donne e uomini, ormai cittadini responsabili, pronti a inserirvi nella vita civile in Italia e in un mondo sempre più piccolo, interdipendente e globalizzato.

Nessun traguardo vi è precluso. Potrete diventare tutto ciò che volete, se continuerete a crederci e se saprete continuare a voler migliorare attimo per attimo.

Questo che sta scorrendo via è stato un anno diverso, difficile, complesso. C’è stata la pandemia, il lockdown, la didattica a distanza, con tutto ciò che ha comportato. Non vi abbiamo abbandonato. Vi siamo rimasti vicini. Abbiamo organizzato ogni dettaglio, fatto quanto era nelle nostre forze, talvolta anche di più, per starvi vicini nel vostro processo di crescita. Le lezioni a distanza non possono sostituire il rapporto in presenza, quella magia che scaturisce da uno sguardo, dal linguaggio del corpo, dall’esempio, che costituisce la forza della scuola. Vi sono mancati i vostri compagni, quelli che per cinque anni scambiavano con voi le informazioni, gli scherzi, gli ammiccamenti; quelli coi quali vi trovavate a confidarvi o dividere un pacchetto di crackers. Però questo periodo è anche un momento della storia che non dimenticherete mai e che, certo, vi avrà insegnato anche tante cose. Ad ascoltarvi, per esempio. A riflettere nel silenzio, anche.

Tutto questo in una società sempre più frenetica, che a un certo punto ha improvvisamente e come per magia frenato. Ma la scuola non si è fermata, il vostro liceo non si è fermato. Alcuni di voi hanno continuato, com’è ormai tradizione, a vincere premi nazionali, altri hanno continuato corsi a distanza per perfezionare la propria formazione, altri ancora si sono improvvisati giornalisti, scandendo le cronache cittadine con il loro contributo di riflessioni. E, in tuto questo, avete trovato noi sempre vicini, con un consiglio, un’osservazione critica, talvolta con un amorevole rimprovero. Ho la presunzione di dire che sono certa che tutto questo vi rimarrà nel cuore e nella mente. Per sempre.

E adesso, appena finiti gli esami, ci sarà il futuro.

Ogni generazione deve creare un vento nuovo, rinnovare ciò che trova e spazzare via quella polvere che rende opaca ogni cosa. La rassegnazione, il già visto, il già fatto, il curvarsi al soffio del destino non vi appartengono, lo so bene. La vostra formazione vi ha consentito di sognare traguardi sempre nuovi, e vi ha dato gli strumenti per svegliarli, i sogni, per renderli realtà. So anche che quello che avverrà, già nelle stanze delle università che riempirete, sarà d’oro e d’argento, sarà ricco di soddisfazioni e di gioie. Certo, dovrete studiare ancora, ma di studiare, e di apprendere, ragazzi miei, non si finisce veramente mai. A voi e alle vostre famiglie, che abbiamo accolto in questa grande famiglia che è la nostra scuola, auguro tutto il bene del mondo. Non smetteremo mai di seguirvi. Saremo sempre accanto a voi: il Liceo Scientifico “Leonardo da Vinci” è la vostra scuola, troverete me, la vostra dirigente, i vostri cari prof., il personale Ata … SEMPRE”.

Il Dirigente Scolastico Giuseppina Princi