Inchiesta curve, ultras a Klaus Davi: ‘Se torni nelle curve fai una brutta fine’
La presenza del massmediologo a San Siro non è stata gradita da numerosi esponenti del tifo. Profilo fb invaso da messaggi ostili
26 Settembre 2025 - 15:32 | Comunicato Stampa

La presenza di Klaus Davi nel secondo anello verde, in occasione della partita di campionato di domenica scorsa tra Inter e Sassuolo, non è stata gradita da numerosi esponenti del tifo ultrà interista. Davi, che segue da tempo la vicenda legata all’uccisione di Antonio Bellocco (settembre 2024), ha acquistato un biglietto e ha assistito al match proprio nella zona calda del tifo nerazzurro.
Apriti cielo! Il suo profilo Facebook è stato invaso da centinaia di messaggi ostili da parte di tifosi che non hanno usato mezzi termini. Insulti e minacce hanno caratterizzato i commenti, tra cui:
“Non sei il benvenuto in Curva Nord”, “Se ti riconosciamo ti meniamo terrorista giornalista”, “Se erano ultras volavi di sotto”.
Il clima di tensione tra le curve
Il momento è particolarmente teso: la Curva Nord ha recentemente deciso di rinunciare ai cori per la squadra, intonandone solo uno in favore di mister Cristian Chivu. Sul profilo di Davi sono intervenuti anche esponenti del tifo milanista che lo hanno avvisato di non presentarsi nella Curva Sud durante il big match tra Milan e Napoli, previsto domenica 28 settembre a San Siro.
Le parole di Klaus Davi
«Le mie cronache sono state sempre asciutte e puntuali e non si sono limitate alla scena milanese. Sono stato molte volte a Rosarno e Gioia Tauro, in Calabria, per dare un quadro completo, ma la reazione avuta a Milano mi lascia perplesso. Proprio le Autorità avevano dichiarato che il tifo avesse fatto un salto di qualità. Sul piano meramente criminale è così, ma nel rapporto col mondo dell’informazione c’è qualcosa che non va. Non è questo il modo di reagire», ha dichiarato il giornalista.
Davi non intende comunque fermarsi:
«Vorrebbe dire riconoscere che ci siano zone franche, piccoli Vietnam dell’anti-legalità. Nessuno ha avuto queste reazioni in Calabria. A Milano c’è davvero qualcosa che non funziona…».