Misure economiche 'Fase 2', Conte rassicura: 'Non lasceremo soli gli operatori turistici'

Il presidente del Consiglio assicura: più soldi a imprese, autonomi e fasce deboli. Rinnovo del bonus da 600 euro con un click

“Il paese non riparte se non punteremo sulle imprese. La nostra ripresa parte da un sostegno poderoso all’attività di impresa, perché il nostro obiettivo non è avere più sussidiati, ma più occupati. Ci saranno quindi finanziamenti, anche a fondo perduto alle imprese con meno di dieci dipendenti, parliamo di oltre un milione di imprese. Un sostegno diretto alle imprese con contributi vari per affitti commerciali e tagli al costo delle bollette. Poi non dimentichiamo anche settori particolarmente colpiti, penso al turismo. Stiamo parlando di un settore che non riuscirà certo a recuperare e rimediare ai danni che sta subendo. Non lasceremo gli operatori da soli. È un settore che produce tra il 13 e il 15% del Pil se consideriamo tutto l’indotto e sicuramente avrà bisogno di una robusta in iniezione di fiducia e di sostegno economico da parte del Governo”.

Così, in sintesi, il presidente del Consiglio ha illustrato il piano di misure economiche a cui si sta lavorando per la ripresa definitiva del Paese. I prossimi giorni – ha assicurato Conte – ci saranno momenti intensi per poter intervenire.

“Innanzitutto abbiamo, col nuovo decreto, quello da 55 miliardi, più fondi per autonomi, aiuti concreti a fasce e categorie sociali più fragili, penso alle colf, badanti che erano rimaste fuori. E chi ha avuto già il bonus da 600 euro stiamo sperimentando la possibilità di rinnovarglielo automaticamente. Basterà un semplice click e quindi potremo recuperare anche i ritardi”.

Poi, Conte ha fatto il punto della situazione, scusandosi per i ritardi accumulati:

“Alcuni di voi sono ancora insoddisfatti, ne siamo consapevoli. Però vorrei dire che lo sforzo sin qui è stato straordinario. Tra gennaio e marzo l’Inps ha accolto 109 mila domande in più di reddito di cittadinanza e pensioni di cittadinanza. Sono arrivate solo per il bonus baby sitting 78 mila domande; 237 mila congedi richiesti. Abbiamo già liquidato quasi 3 milioni e mezzo di bonus da 600 euro per autonomi, professionisti, cococo, agricoli e lavoratori dello spettacolo. Alcuni attendono ancora, ci sono dei ritardi, e di questi personalmente mi scuso”.

A proposito dei rallentamenti registranti anche per le domande di Cassa integrazione, Conte rivolge anche un appello alle Regioni:

“Ma vorrei anche ricordare che stiamo parlando di 11 milioni di domande, compresa la Cassa integrazione. È una situazione senza precedenti. Pensate che questa mole di domande veniva trattata mediamente dall’Inps in 5 anni. È stata trattata e in buona parte già evasa in un solo mese. Ci sono ritardi anche per la cassa integrazione in deroga. Però qui vorrei anche sottolineare che è necessario il contributo delle Regioni. Alcune regioni devono affrettarsi a far pervenire i flussi e quindi adottare i relativi decreti, alcuni lo hanno fatto, ma solo parzialmente. Attendiamo di completare il patrimonio informativo che permetterà un attimo dopo all’Inps di erogare quanto dovuto