A Mosorrofa il convegno “Più informati più sicuri” con i Carabinieri di Cataforio

Andidero: "Questo convegno mira a far sì che l’informazione possa servire a preservare o comunque a ridurre i rischi di future minacce"

Di seguito il comunicato stampa del Comitato di Quartiere di Mosorrofa sul convegno organizzato nel salone della parrocchia con i Carabinieri di Cataforio.

Il 18 01 2024 nel salone parrocchiale A. Caridi a Mosorrofa strapieno si è svolto il convegno “Più informati più sicuri” organizzato da Parrocchia San Demetrio e Azione Cattolica di Mosorrofa con la collaborazione di Comitato di Quartiere e Stazione dei Carabinieri di Cataforio.

Si comincia con il saluto del parroco sac. Domenico Labella che ringrazia l’arma dei carabinieri per la loro presenza in questo convegno e soprattutto per la costante vigilanza delle vie del paese che fa sentire la popolazione più protetta.

Convegno Mosorrofa 3

Nell’introduzione il Presidente di Azione Cattolica Andidero Pasquale ha messo in evidenza come la coralità e la compattezza dei cittadini del paese Mosorrofa ha consentito di uscire indenni dall’attacco massivo che mercoledi 10 c.m. i truffatori hanno perpetrato nei confronti di circa una quarantina di famiglie. La prontezza del Comandante Romeo Renzo nel comunicare il rischio e la velocità con la quale è stata girata la comunicazione a tutta la comunità sono state le armi vincenti.

Continua Andidero:

“Questo convegno reso possibile dalla disponibilità dei Carabinieri della caserma di Cataforio, come si legge nel titolo mira a far sì che l’informazione possa servire a preservare o comunque a ridurre i rischi di future minacce”.

Ha ringraziato il Comandante Romeo Renzo e il Vicecomandante Catalano Giovanni e ha ceduto loro la parola. Il Comandante Romeo ha sottolineato la pericolosità di questi truffatori:

“È gente professionista, che arriva verosimilmente dalla Campania, che opera soprattutto nelle ore diurne, tra le 10 e le 15.30, perché sono le
ore in cui anziani e indifesi si trovano più spesso soli in casa”.

Sgombra il campo dal fatto che esistano basisti locali:

“Generalmente acquisiscono le notizie facendo telefonate anche settimane prima spacciandosi per istat o indagini varie o al momento parlando a mezze parole. Usano anche l’Intelligenza Artificiale”.

Convegno Mosorrofa

Nel suo intervento ha raccomandato più volte di non aprire a nessuno e di non far entrare nessuno in casa. Ha assicurato la costante presenza delle forze dell’ordine e il loro vigile presidio del territorio. Ha invitato, anche in caso del solo dubbio, di chiamare subito il 112 o la stazione dei carabinieri.

Il Vicecomandante Catalano, nella sua sapiente esposizione, ha enumerato i diversi modi come si pongono i truffatori spacciandosi per Carabinieri o Avvocato o incaricati delle poste, della telefonia, dell’Enel, ecc… Ha spiegato bene come col sistema di parlare a mezze parole si fanno dire dalle ignare vittime le notizie che servono per creare poi quello stato di agitazione che porta a cedere alle richieste; con quale tecnica riescono a isolare il malcapitato bloccando sia il telefono fisso che il cellulare; che riescono anche a imitare, attraverso l’I.A., anche la voce dei congiunti.

Anche il Vicecomandante ha invitato a non fidarsi mai, a non richiamare i numeri che vengono forniti dai sedicenti carabinieri, avvocati, ecc… ma usare solamente i numeri 112 e quello della Caserma o quello dei propri cari. Ha poi rassicurato dicendo che i Carabinieri non andranno mai a casa loro se non in divisa e con la macchina di servizio e anche avvocati o altri non hanno il diritto di entrare nelle case per nessun motivo se non accompagnati da Carabinieri in divisa.

Convegno Mosorrofa 2

Molti sono stati gli interventi. In sala erano presenti almeno 15 vittime che hanno raccontato le diverse modalità dell’attacco, lo shock che questo ha creato e come fortunatamente non è andato a buon fine. È stato distribuito alla fine un vademecum illustrativo preparato dalla Parrocchia e dall’Azione Cattolica che riporta i numeri da chiamare in caso di necessità.

Il convegno “Più informati più sicuri” che ha preso spunto dalla campagna sull’attività di contrasto dei reati in danno degli anziani e persone in difficoltà dell’arma dei carabinieri si è chiuso con il corale e convinto plauso della bontà dell’iniziativa e con una maggiore consapevolezza che l’informazione, la maggiore conoscenza e la collaborazione siano prodromi di maggiore sicurezza per tutti.