Motivazioni Processo Gotha, il sostegno elettorale a Scopelliti nel 'disegno' di Paolo Romeo

Romeo è tra le figure centrali del processo Gotha. Per i giudici è una delle due 'menti raffinate' della 'ndrangheta

Nelle oltre settemila e seicento pagine che formano le motivazioni della sentenza del 30 luglio 2021, relativa al processo Gotha nei confronti di 31 imputati, quello di Paolo Romeo è senza dubbio il ruolo più importante e di rilievo all’interno di un ‘sistema di potere ambiguo’.

Attorno alla sua persona ruotano, come i pianeti attorno al sole, una serie di altre figure, perlopìù esponenti politici di destra e sinistra, ma anche imprenditori, dirigenti e uomini della ‘ndrangheta.

E tra i politici di spicco legati a Paolo Romeo, condannato a 25 anni di carcere, c’è Giuseppe Scopelliti (non imputato in questo processo).

Dalle carte emerge però il sostegno elettorale di Paolo Romeo, oltre che della cosca De Stefano, all’ex Governatore della Calabria, oggi impegnatissimo nel suo tour per la presentazione di ‘Io sono libero‘.

Secondo i giudici,

Paolo Romeo, Alberto Sarra e Giorgio De Stefano sono da identificare tra coloro che hanno certamente contribuito all’affermazione elettorale di Giuseppe Scopelliti, prima al Comune, nelle tornate elettorali del 2002 e del 2007, e poi alla Regione, nella tornata del 2010″.

Il successo elettorale di Scopelliti è strettamente legato dunque a Paolo Romeo.

“Il Romeo – si legge nelle carte – ha dovuto così abbandonare i suoi giudizi assolutamente negativi, che depongono nel senso della ritenuta inadeguatezza, al punto da lasciarlo all’oscuro del supporto che gli sarebbe stato tributato dalla massoneria segreta come stabilito anche da Giuseppe Valentino. Romeo pertanto accettava la candidatura di Scopelliti, in quanto Demetrio Naccari Carlizzi, che pure riteneva più capace, era isolato da una volontà politica a lui contraria”.

Scopelliti quindi era la persona ‘prescelta’ in quanto ritenuto vincente e più forte rispetto ai rivali politici.

Scopelliti rispondeva agli interesse dei potentati economici della città – si legge nelle motivazioni della sentenza Gotha – e con i quali convergevano ovviamente gli interessi della criminalità organizzata sapientemente irretiti da PaoloRomeo e Alberto Sarra, attraverso l’impegno di sicuri vantaggi per la criminalità organizzata in caso di elezioni di Scopelliti a sindaco prima e a governatore dopo”.

Ancora l’interesse di Paolo Romeo emerge in un altro passaggio.

Romeo, che è sempre quella persona che ovviamente non confidava nelle capacità tecnico-amministrative e politiche di Scopelliti, comprendeva che a fronte del pericolo dello scioglimento, bisognava comunque adoperarsi per salvare l’amministrazione comunale: “Non si può buttare l’acqua con tutto il bambino, dobbiamo scegliere cosa salvare da cosa invece non salvare“.

In realtà come si è visto, l’amministrazione Scopelliti sopravviverà ai rischi di scioglimento tanto da riprovarci poi nel 2007 ed infine il ‘salto’ istituzionale nel 2010 con il ruolo di Governatore.

Vi sono poi due imprenditori che, secondo i giudici, avevano un alto interesse economico, dietro l’elezione di Scopelliti.

Si tratta di Cozzupoli e Pino Rechichi.

“L’affermazione di Scopelliti era sicura per effetto del suo collegamento a soggetti che avevano forti interessi economici, appunto Cozzupoli e Pino Rechichi, che evidentemente avevano la capacità di assicurare una importante quantità di voti in quanto espression della criminalità organizzata”.