Emergenza Covid, -33 al Natale. Governo prudente: 'Cinque, sei persone al massimo'

Poco più di un mese al Natale. Rallenta leggermente la curva dei contagi ma Speranza avverte: 'Dovremo resistere'

Gli ultimi dati sono leggermente più confortanti. Il bollettino di ieri segnala un minimo arresto della curva dei contagi ma il Governo, in vista del Natale, invita a non abbassare la guardia. Occhi puntati sull’ormai famoso indice Rt che, se non scenderà sotto l’1, condannerà ancora alcune regioni come il Piemonte, la Lombardia, l’Abruzzo e anche la Calabria, in piena zona rossa.

LA SITUAZIONE IN VISTA DEL NATALE, GLI ALT DAL MINISTERO

Nonostante il pressing di alcuni il Governo non intende mollare la presa. Esi prospettano ancora settimane di chiusura forzata.

“Mancano 40 giorni a Natale e in questo momento i dati epidemiologici ci dicono che non ci si può spostare tra regioni, ma ci aspettiamo che i numeri migliorino e che quindi siano possibili deroghe. L’alt è agli assembramenti, ai ritrovi in piazza, alle feste. Questo Natale dobbiamo fare lo sforzo di essere davvero il meno numerosi possibile – ha concluso la sottosegretaria – non è il numero in sé, ma più si allarga la cerchia di persone che non si frequenta abitualmente, maggiore è il rischio. Immagino che si possa dire cinque, sei persone al massimo tra gli affetti più cari”.

Sono le parole della sottosegretaria del Ministero della Salute, Sandra Zampa (Pd).

NATALE 2020, LE PAROLE DI SPERANZA: ‘DOVREMO RESISTERE’

Anche il ministro Speranza invita alla prudenza:

“I primi segnali in controtendenza dopo le settimane di crescita vertiginosa del contagio si vedono, ma sono ancora del tutto insufficienti – sottolinea – La pressione sui servizi sanitari è fortissima” e dunque “dovremo ancora resistere. Guai a interpretare questi primi segnali come un liberi tutti”.