Niente veglioni, baci e abbracci: il Natale secondo il Premier Conte

Conte ha messo in guardia gli italiani. Il Covid ha fatto troppe vittime per poter pensare di tornare alla normalità, anche solo per un giorno

Che non sarebbe stato come gli altri lo si era capito già da un po’. Il Natale 2020 avrà, a prescindere dal colore delle regioni, un sapore dolceamaro. Il Covid ha fatto troppe vittime per poter pensare di tornare alla normalità anche solo per un giorno e, per questo motivo, il Premier Conte ha messo in guardia gli italiani.

Il monito del Premier sul Natale in arrivo

“Il Natale 2020 sarà più sobrio, senza veglioni, baci e abbracci. Lo pagheremmo a gennaio con più decessi”.

Il Presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, avverte gli italiani per il prossimo 25 dicembre:

“Il Governo non ha la palla di vetro, anche se ci sono primi segnali positivi. Non possiamo prevedere la situazione epidemiologica in prossimità del Natale, ma dobbiamo predisporci ad un Natale più sobrio”

Restrizioni diversificate in base ai territori

Sulle restrizioni da imporre ai vari territori, Conte non esclude differenziazioni a livello provinciale:

“Il meccanismo è tarato anche per una differenziazione delle restrizioni a livello provinciale. Serve una richiesta del Presidente della Regione”.

Il Presidente del Consiglio è stato anche chiaro sulla contrarietà alla richiesta, da parte delle regioni, di ridurre i parametri di valutazione da 21 a 5:

“Io non sono uno esperto o uno scienziato, però dire 5 e 3 è un dibattito scientifico e non politico, dobbiamo anche fidarci degli esperti. Il dibattito è aperto, abbiamo concordato che è bene che il professor Brusaferro ed esperti spieghino bene i parametri ai presidenti delle regioni. Nelle prossime ore ci sarà un incontro e ci sarà un contraddittorio con loro, vedremo quali sono le rimostranze dei presidenti delle regioni e la loro validità. Dire però oggi che sarebbe meglio passare da 21 a 5 a 3 non ha molto senso”.

Il premier ribadisce il pensiero di Mattarella:

“Una leale collaborazione” tra Governo ed enti locali è “fondamentale per uscire dall’emergenza Covid“.

Ristori e Tosap, la promessa di Conte ai Comuni

Sul ddl di bilancio e sul dl ristori Conte fa alcune promesse ai comuni:

“È giusto che i sindaci possano anticipare i fondi per l’emergenza alimentare. Dobbiamo essere veloci, potrei prendere l’impegno di una norma, nel prossimo dl ristori ter, per consentire ai sindaci di usare le somme ancora a loro disposizione con l’impegno di restituirle loro nel 2021”.

Altra promessa sulla Tosap:

“Prendo l’impegno a valutare la Tosap, la tassa per l’occupazione del suolo pubblico, una tassa, alla cui sospensione bar e ristoranti tengono molto. Abbiamo stanziato circa 300 milioni per le agevolazioni nel 2020, prendo l’impegno a riprodurre la misura anche nel 2021”.