Negozi di calzature assenti del Decreto Ristori. A Reggio l'appello di Confesercenti

I negozi di calzature delle zone rosse costretti ad abbassare la serranda, ad oggi, non avrebbero diritto ad alcun ristoro

Soldi subito. È stata questa la promessa del Premier Conte nel presentare il primo Decreto Ristori nell’ultima domenica di ottobre. Le ulteriori restrizioni hanno dato vita anche ad un Decreto Ristori bis e il Governo ha assicurato che i soldi, già da questa settimana, arriveranno sugli IBAN delle imprese.

E cosa accadrà a chi è rimasto fuori?

Negozi di calzature assenti dal Decreto Ristori

È il caso, ad esempio, dei negozi di calzature. Tra i Codici Ateco delle attività che potranno usufruire dei rimborsi previsti, manca quello riferito al commercio al dettaglio di calzature, il 47.72.10.

Questa non è che l’ultima di una lunga serie di decisioni che hanno fatto storcere il naso agli imprenditori, come la chiusura dei centri estetisti aventi lo stesso Codice Ateco dei colleghi parrucchieri, cui l’attività è ancora consentita.

L’appello di Confesercenti Reggio Calabria

“Le incongruenze, quando si emanano Dpcm a raffica e in poco tempo, sono fisiologiche ma, quella scoperta dagli uffici di Confesercenti Reggio Calabria, ha del clamoroso”.

A raccontarlo è il Presidente Claudio Aloisio, sceso in piazza, nelle scorse settimane al fianco degli imprenditori reggini, per gridare forte al Governo nazionale che il diritto al lavoro non può più essere negato.

“In pratica, vogliamo sperare per una svista, i negozi di calzature costretti per le limitazioni previste dall’istituzione della zona rossa in Calabria ad abbassare le serrande, ad oggi non avrebbero diritto ad alcun ristoro per le perdite subite dal conseguente azzeramento degli incassi”.

Aloisio aggiunge:

“Abbiamo prontamente allertato l’Ufficio Legale di Confesercenti Nazionale, che, dopo un accurato controllo, ci ha confermato l’anomalia facendosi immediatamente carico di comunicarlo all’Ufficio Legislativo dell’Associazione in modo che la richiesta dell’inserimento di tale codice venga inclusa negli emendamenti al decreto che Confesercenti presenterà al Governo”.

Il Presidente di Confesercenti Reggio Calabria conclude:

“Siamo sicuri che tale azione porrà rimedio a un’evidente, ancorché incredibile disattenzione.

Facciamo anche un appello a tutti gli imprenditori reggini: comunicateci tramite il nostro sito www.confesrcentirc.it, i nostri canali social o telefonicamente, qualsiasi problema simile a quello descritto in modo da poter intervenire in tempo reale, grazie al supporto fattivo della struttura operativa di Confesercenti Nazionale, la quale provvederà, ove necessario, a implementare ulteriormente la lista degli emendamenti che a brevissimo verranno consegnati all’Esecutivo”.