di Antonio Cormaci – Certi musicisti non hanno mai voglia di oziare. Certi musicisti, senza il sapore del palco, degli accordi, delle dita che scivolano su una seducente sei corde, non possono sopravvivere.  Stakanovista per natura è sicuramente Mark Knopfler, ex leader dei monumentali Dire Straits,  il quale ha annunciato la pubblicazione del suo ottavo lavoro da solista, “Tracker”, prevista per il 16 marzo attraverso la celebre etichetta Universal Music. L’annuncio è avvenuto in seguito alla pubblicazione di un singolo, “Beryl”, già disponibile sul mercato.
“Il titolo dell’album è arrivato da me cercando di trovare la strada nel corso dei decenni. Guardando il tempo, le persone, i luoghi e le cose del mio passato e del processo di registrazione in studio”, sono le dichiarazioni di Knopfler, il che fa immediatamente pensare ad una sorta di lavoro autobiografico, forse un congedo. Non volendoci addentrare troppo nel futuro, parliamo della struttura e delle forze umane/musicali che hanno contribuito a plasmarlo: l’album consterà di 11 pezzi, composti insieme al tastierista Guy Fletcher, al violinista John McCusker, il flautista Mike McGoldrick, il bassista Glenn Worf e al batterista Ian Thomas, session man di fama che ha già lavorato con Sting e Eric Clapton.
Il disco è stato registrato e co-prodotto da Knopfler e Fletcher. L’incisione è avvenuta al British Grove Studios a Londra. L’edizione presente sul mercato sarà al dir poco ricca, con versioni su CD, doppio vinile e CD Deluxe con quattro tracce bonus. La versione cofanetto di quattro dischi, invece, includeà l’album su CD e vinile, un Cd bonus, un cortometraggio diretto da Henrik Hansen, un’intervista, stampe e sei foto, per non far mancare nulla ad appassionati e non.