Nuovo decreto, è rivolta dei sindaci. Falcomatà: 'Se cadono i Comuni, cade tutto'

"Non vogliamo essere costretti a consegnare le fasce tricolore al Premier Conte". Le parole del sindaco di Reggio Calabria

Il sindaco Giuseppe Falcomatà torna a parlare ai cittadini di Reggio Calabria. In diretta da Roma il primo cittadino aggiorna tutta la comunità sulle novità di questi giorni.

“È stato un viaggio delle speranza in macchina – spiega il sindaco dalla Capitale. Purtroppo altri mezzi per muoverci dalla nostra regione non ce ne sono. Anche quei treni che sono stati riattivati non sono ad orari utili per partecipare ad appuntamenti importanti, come in questo caso”.

FONDI AI COMUNI

“Sono qui insieme ad altri sindaci. A noi questa bozza di decreto non piace. Questo nuovo DPCM non ha ancora visto la luce, ma le notizie non sono buone. Le aspettative erano alte, ma le richieste dei sindaci metropolitani sono state disattese.

Abbiamo stimato un crollo delle entrate, per gli 8 mila Comuni italiani, di circa 5 miliardi. Con il nuovo decreto ne verranno stanziati 3 con un anticipo del 30%. Ciò vuol dire che sarà difficile garantire, in maniera dignitosa, i servizi essenziali ai cittadini. Parlo di trasporto locale, assistenza domiciliare, contributi affitti famiglie bisognose, tenere bassi/nulli iscrizioni asili nido. Una serie di servizi che, a causa delle mancate entrate, rischiano di saltare. E, se saltano i comuni, salta tutto il sistema. Non sto esagerando e non esagera il mio collega, sindaco di Firenze quando si dice costretto ‘a tagliare la luce’. Stiamo spingendo affinchè i nostri cittadini abbiano ciò che hanno chiesto, ma mancano le risposte.

Abbiamo scritto una lettera al Presidente Conte. Le motivazioni dei Ministeri non ci piacciono e non sono serie rispetto al periodo di straordinaria emergenza che stiamo vivendo. In questo momento, la sicurezza sanitaria lascia il passo al tema lavoro e contributi. Non possiamo più aspettare un decreto che non arriva, nè accettare i termini in cui si pensa possa essere approvato. Se si continua così, finiremo per dover ‘tagliare’ da qualche parte.

Non vogliamo essere costretti a consegnare la fascia tricolore al Premier. Rappresentiamo i bisogni, i sogni, le speranze, le paure di una comunità. La tensione inizia a salire”.

OCCUPAZIONE DEL SUOLO PUBBLICO

“È stata approvata in Giunta una importante disposizione per ampliare e raddoppiare l’occupazione di suolo pubblico per bar, pizzerie, pub, ristoranti. Il famoso documento pensato per gli imprenditori della città è passato al vaglio di Confcommercio e Camera di commercio e, ieri, si è tradotto in una delibera. Lo stesso vale per lidi e strutture ricettive. L’obiettivo è quello di liberare i nostri imprenditori dagli oneri. Lo faremo sfruttando più suolo pubblico a disposizione possibile, ripristinando quello che fino all’anno scorso non si poteva fare: l’utilizzo delle strisce blu dei parcheggi. Entrano di nuovo in gioco pedane, tavolini. Tutto per poter ripartire”.

NUOVI APPUNTAMENTI ISTITUZIONALI

Nella giornata di domani Falcomatà sarà impegnato in importanti appuntamenti istituzionali:

“Incontrerà il ministro dei trasporti Paola De Micheli rispetto allo sblocco seconda parte del Decreto Reggio. Parleremo anche dell’attuazione della seconda parte della convenzione ANAS. Incontrerò anche il ministro per il sud, Giuseppe Provenzano. Insieme ci occuperemo della firma del bando periferie e della firma contratti di sviluppo. Questi contratti sono importanti per dar vita ad opere che servono a far ripartire la città”.

STABILIMENTI BALNEARI

“Oggi, sono anche uscite le linee guida INAIL per gli stabilimenti balneari. Al mio ritorno avrò un confronto con i gestori di tutte le strutture ricettive. Ho letto che fra un ombrellone e l’altro ci devono essere 4 metri di distanza,  come verrà contingentato l’ingresso? Di chi è la responsabilità? Sono tante le cose da discutere. Vi posso dire, però, che seppur a rilento la stagione estiva ci sarà”.

SITUAZIONE TAMPONI

“Oggi si è discusso tanto delle questione tamponi, scaturita, a quanto pare, da un falso audio su WhtasApp. Io francamente non solo qual è la situazione, ma vi posso raccontare ciò che ho vissuto. Una persona che si è sottoposta a tampone mi ha chiesto perchè, a distanza di una settimana, non ha ricevuto l’esito. Ciò che ho scoperto è che è stato scelto di non comunicare quelli negativi.

Da uno studio dell’università Cattolica di Roma è emerso che la Calabria è la penultima regione per numero di tamponi. È importante continuare a farli e aumentare il numero di strutture. Ho sostenuto la richiesta dei Vigili del Fuoco che sono tra i più esposti. Una battaglia che va portata avanti. Una battaglia da cui aspettiamo risposte”.