Ragazzo morto a Reggio dopo pestaggio nel Varesotto, la famiglia presenta due denunce

I genitori di Omar Bassi in vista del funerale: "Rispettate il nostro profondo dolore. Vogliamo stare tranquilli e sereni". Si attendono i risultati dell'autopsia

Si svolgeranno lunedì 12 agosto nella chiesa Sant’Antonio in via Battisti a Cascina del Sole, frazione di Bollate, i funerali di Omar Bassi, il 23enne morto il 5 agosto all’ospedale di Reggio Calabria per un’emorragia celebrale.

Nelle scorse ore i genitori del giovane hanno presentato due denunce ai carabinieri: una nei confronti del personale di sicurezza di una discoteca di Origgio, l’altra nei confronti dell’ospedale di Garbagnate. La famiglia chiede alla magistratura se ci può essere un nesso di causalità fra i pugni ricevuti nel locale e la morte improvvisa, avvenuta 15 giorni dopo, nella mattinata di lunedì 5 agosto.

Il pestaggio in una discoteca del Varesotto

Omar era stato vittima di un pestaggio da parte del personale di una discoteca nel Varesotto, durante una festa il 20 luglio. Dopo l’incidente, si era recato al pronto soccorso della struttura dell’Alto milanese, ma era stato dimesso con un codice verde e la prescrizione di paracetamolo per il dolore.

I genitori di Omar, residenti a Bollate, hanno subito denunciato i buttafuori individuati dai testimoni come responsabili del pestaggio, nonché i sanitari della struttura che avevano visitato il giovane due giorni dopo l’incidente. La famiglia sospetta un possibile nesso tra le percosse subite, la visita medica e la morte sopraggiunta pochi giorni dopo.

Confortato dalla visita medica, Omar aveva deciso di partire per la Calabria nella notte tra il 2 e il 3 agosto. Il 5 agosto, i suoi genitori lo hanno trovato accasciato a terra. Trasportato d’urgenza in elicottero all’ospedale di Reggio, il giovane è stato sottoposto a una TAC con liquido di contrasto, il cui verdetto è stato impietoso: morte cerebrale. Il cuore di Omar ha smesso di battere poche ore dopo.

Per i funerali la famiglia ha chiesto riserbo. “Chiediamo a tutti la cortesia di rispettare il nostro profondo dolore. Vogliamo stare tranquilli e sereni – ha spiegato la cugina Michelle –. In un momento così tragico non vogliamo essere avvicinati”. Nelle prossime ore, inoltre, dovrebbero arrivare i risultati dell’autopsia svolta sul corpo del giovane.