Calanna, coniugi freddati tra gli ulivi. Si indaga sul movente

Marito e moglie erano impiegati in ospedale a Reggio Calabria e da sempre residenti a Calanna. Riserbo tra gli inquirenti

Ammazzati mentre raccoglievano le olive.

Colpiti, probabilmente da lontano, da proiettili esplosi da uno o più fucili, mentre uno dei loro figli gemelli che li aiutava sui campi, si era allontanato di qualche metro. Giuseppe Cotroneo e Francesca Musolino, di 58 e 51 anni, marito e moglie, impiegati in ospedale a Reggio e da sempre residenti a Calanna, sulle colline affacciate sullo Stretto, sono morti così, ammazzati a colpi di arma da fuoco in un piccolo terreno agricolo a due passi dalla città.

DELITTO CALANNA, RISERBO ASSOLUTO TRA GLI INQUIRENTI

Un delitto dai tratti difficilmente definibili: la coppia non aveva precedenti né legami con ambienti legati al crimine organizzato e sono in molti in paese a ricordarli come grandi lavoratori. Un delitto doppio su cui indagano i carabinieri coordinati dalla procura ordinaria dello Stretto e che ha lasciato sgomenta un’intera comunità. Riserbo assoluto tra gli inquirenti che stanno passando al setaccio tutte le ipotesi possibili alla base di un fatto di sangue gravissimo che ha coinvolto una coppia di persone normali, freddate tra gli ulivi in un’anonima giornata di dicembre.

A dare l’allarme sarebbe stato proprio il figlio delle due vittime che dopo avere sentito gli spari è tornato velocemente verso la zona dove aveva lasciato i genitori, trovandoli a terra e non potendo fare altro che chiamare i soccorsi, ormai inutili.