Operazione Chirone, annullati i domiciliari per Coco

Il Tribunale del Riesame di Reggio Calabria ha disposto l'annullamento della custodia cautelare domiciliare

Lo scorso 23 marzo l’Asp di Reggio Calabria è finita nell’occhio del ciclone in seguito ad un’operazione dei Ros che ha visto 14 soggetti ritenuti responsabili, a vario titolo, di associazione di tipo mafioso, concorso esterno in associazione di tipo mafioso, associazione per delinquere finalizzata alla corruzione, corruzione, trasferimento fraudolento di valori, traffico di influenze illecite in concorso, tutti aggravati dal metodo mafioso.

Alcuni sono finiti in carcere, altri ai domiciliari. Fra questi ultimi c’è anche Antonino Coco che, attraverso una nota a mezzo stampa, da notizia del suo rilascio in seguito alla decisione del Tribunale del Riesame.

L’annullamento dei domiciliari per Antonino Coco

“A distanza di tre settimane dall’esecuzione delle misure cautelari relative alla Operazione Chirone, il Tribunale del Riesame di Reggio Calabria ha disposto ieri la mia immediata scarcerazione, dopo essere stato posto in custodia cautelare domiciliare con la grave accusa di concorso esterno in associazione di stampo ndranghetistico.

Ne do notizia dopo avere partecipato all’udienza camerale celebrata nei giorni scorsi dall’Organo di Garanzia, rendendo dichiarazioni spontanee a sostegno della mia assoluta estraneità all’ipotesi accusatoria. In attesa di conoscere le motivazioni che il Tribunale del Riesame depositerà nel termine di 45 giorni, tengo a ribadire piena fiducia nella Giustizia, e ringrazio i difensori, avv. Antonello Freno ed avv. Renato Vigna, battutisi insieme a me per fare emergere la evidente carenza di gravità indiziaria.

Intendo dedicare un pensiero di gratitudine per la discreta ed affettuosa vicinanza di tanti amici, colleghi e conoscenti che hanno accolto con amarezza ed incredulità la notizia di un arresto che non ha retto alla prima verifica in contraddittorio”.

Nino Coco