Ospedale Morelli, trasferimento del Polo Onco-Ematologico: dedicare massima attenzione

Le importanti considerazioni in merito al trasferimento storico di due reparti tra i due plessi ospedalieri reggini del Movimento per la Rinascita del P.C.I. e l’Unità dei Comunisti


In questi giorni si sta trasferendo presso l’Ospedale Morelli, il Polo Onco-Ematologico. Non è una cosa di poco conto. E’ una scelta strategica che ha le sue origini qualche anno indietro quando la precedente Direzione Generale del GOM ha trovato i fondi per ampliare la struttura già esistente. Oggi quei nuovi padiglioni diventano la nuova sede di questo importante Polo.

Oncologia ed Ematologia sono tra gli asset più importanti del nostro Ospedale e, peraltro, si andranno ad aggiungere ai Servizi Sanitari già esistenti tra i quali troviamo altre punte avanzate di eccellenza sanitaria quali il Centro Trapianti Midollo Osseo (Programma Trapianti) (già presente al Morelli ma che oggi si arricchisce con l’arrivo dell’Unità Clinica). Insomma si sta implementando fortemente la struttura del Morelli. Anche perché sono già presenti altri reparti quale la “terapia del dolore”; il “Centro prelievi”, il “Centro trasfusionale” e tanti altri servizi. Bene; ma attenzione; non è una scelta solo sanitaria.

Come si è modificata questa zona! Dal ghetto rappresentato dall’ex “caserma 208” ad un Ospedale grande e di qualità. Sarebbe riduttivo e miope non considerare gli effetti a cascata che tale scelta produrrà sulla zona sud della città; è chiaro che avrà una ricaduta sull’intera vita cittadina.
L’offerta sanitaria del Morelli da oggi sarà più ampia e tanti saranno i cittadini che si recheranno quotidianamente al questo Presidio Sanitario. L’Amministrazione Comunale dovrà essere pronta a dare una adeguata risposta al notevole aumento di utenza.
Intanto, crediamo che dovrà essere rimodulato il piano dei trasporti; dovranno essere incrementate le linee Autobus; i collegamenti Stazione Ferroviaria – Morelli.

E poi i parcheggi…

Quelli esistenti non sono più sufficienti; privi di marciapiedi; con pochi alberi, molti dei quali appassiti. Occorre con urgenza ristrutturare e riorganizzare l’area parcheggi della struttura; spazi esistenti ma non più sufficienti; allo stato semi-abbandonati; anzi sede di erbacce e deposito di spazzatura; non è più possibile pensare di lasciare aumentare, giorno dopo giorno, il volume della spazzatura che si accumula costantemente e che porta sporcizia, cattivi odori, topi.

L’Amministrazione – alla quale più volte questo problema è stato segnalato – ha il dovere di eliminare i rifiuti che cittadini incoscienti depositano in quel sito e collateralmente evitare per il futuro l’accumulo di ulteriori rifiuti; (installare un sistema di videocamere e quanto altro serve a risolvere il degrado, inaccettabile se si considera che in quella struttura si erogano servizi sanitari).
Occorre, peraltro, prevedere di concerto con Questura e Comando Carabinieri – una vigilanza esterna: quei parcheggi, spesso sono ambita meta di ladri d’auto e di quotidiani scippi; e ciò è assolutamente deplorevole.

Migliorare quantitativamente e qualitativamente l’illuminazione pubblica oggi assolutamente insufficiente

La presenza del polo OncoEmatologico comporta la presenza di utenti che vengono da altre città (sono reparti che intercettano ammalati provenienti da tutta la Regione (come anche il già esistente CTMO).
Se vogliamo pensare alla città del domani, non possiamo (non può l’Amministrazione Comunale e la Città Metropolitana) stare con gli occhi chiusi davanti a questa novità che, si ripete, non è solo – per quanto importante – un evento sanitario.

Ed il Morelli può costituire uno dei punti nodali del nuovo disegno della città

Oggi si pone come presidio sanitario qualificato; il Morelli non è più il fratello povero del vecchio Ospedale, ma si pone nella prospettiva di diventare altrettanto importante. Tanto più che nelle previsioni già delineate vi è un ulteriore ampliamento della struttura esistente.
Se si vuole perseguire questa idea sarebbe utile demolire lo scheletro delle palazzine mai realizzate ed oggi nel più totale abbandono. Una zona destinata a ospitare solo Edilizia Popolare, poi caduta nel degrado quando gran parte degli alloggi non sono stati costruiti (oggi si presenta come un ecomostro). È collocata proprio accanto all’entrata del Morelli e per chi viene da fuori rappresenta un pugno nell’occhio. Si potrebbero realizzare in tal punto gli Uffici Amministrativi. Sarebbe bello per la città presentare una struttura ospedaliera dotata di autosufficienza energetica (dotandola di pannelli solari; impianti fotovoltaici).

Insomma, se vogliamo pensare ad una città bella e gentile, accogliente ed a misura d’uomo dobbiamo anche pensare a come rendere “presentabili” e gradevoli gli spazi esterni: siepi, alberi; insomma sfrutti la città questa “occasione” valorizzando quello che i migliori urbanisti chiamano il linguaggio visuale rappresentato dal verde urbano come si fa in tutte le comunità civilmente avanzate.

E per questo la città deve ripensare anche l’assetto urbanistico: in questo senso ci domandiamo: il nuovo Piano Strutturale in corso di approvazione ne ha tenuto adeguato conto prevedendo un respiro urbanistico mirato a rendere il Morelli epicentro della zona della zona sud della città?

Movimento per la Rinascita del P.C.I. e l’Unità dei Comunisti.
Per il Coordinamento Provinciale di Reggio Calabria
Lorenzo Fascì

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