Il Papa proclama nuovi Santi, c'è anche il calabrese Angelo da Acri

 Pronunciando la rituale formula di canonizzazion

 Pronunciando la rituale formula di canonizzazione durante la messa in Piazza San Pietro, papa Francesco ha proclamato 35 nuovi santi: i brasiliani Andrea de Soveral e Ambrogio Francesco Ferro, sacerdoti diocesani, e Matteo Moreira e 27 compagni martiri, protomartiri del Brasile nel 1645; i messicani Cristoforo, Antonio e Giovanni, adolescenti martiri, protomartiri del Messico nel 1527 e 1529; lo spagnolo Faustino Míguez (1831-1925), sacerdote professo dell’Ordine dei Chierici Regolari Poveri della Madre di Dio delle Scuole Pie (Scolopi), fondatore della Congregazione delle Suore Calasanziane Figlie della Divina Pastora; e infine l’italiano Angelo da Acri (1669-1739), calabrese, sacerdote professo dell’Ordine dei Frati Minori Cappuccini, detto l'”apostolo delle Calabrie”.

All’annuncio del Papa, un grande applauso si è levato dalla folla dei fedeli, con gruppi di pellegrini e delegazioni ufficiali provenienti dai Paesi d’origine dei nuovi santi, presente in Piazza San Pietro.

Angelo da Acri, al secolo Luca Antonio Falcone che nacque ad Acri (Cosenza) il 19 ottobre 1669. A 18 anni decise di farsi Frate Minore Cappuccino, ordinato sacerdote si diede alla predicazione. Dal 1702 al 1739, anno della sua morte, percorse instancabile tutta la Calabria e buona parte dell’Italia meridionale, predicando e tenendo esercizi spirituali e missioni popolari. Trascorreva anche molte ore nel confessionale non stancandosi di ascoltare i peccatori. Ad Acri un grande Santuario custodisce il suo corpo. Papa Leone XIII lo beatificò il 18 dicembre 1825.