Partita a calcetto in barba al Covid: sanzioni per oltre 4 mila euro

Il centro sportivo in cui si svolgeva la partita è stato chiuso per 5 giorni

Proseguono i controlli dei Carabinieri del Comando provinciale di Reggio Calabria sul territorio reggino.

A Gioia Tauro, i Carabinieri nell’ambito di servizi volti al controllo del territorio, finalizzati ad un’azione di prevenzione e contrasto dei reati predatori in genere, del rispetto della normativa anti – Covid che risulta sempre fondamentale per la tutela della salute e l’incolumità pubblica, oltre che del codice della strada, hanno contestato diverse sanzioni amministrative, chiuso un centro sportivo per 5 giorni, eseguito tre denunce e un arresto.

In tale quadro, più di settanta sono stati i militari scesi in campo solo lo scorso fine settimana, 35 le pattuglie impiegate a largo raggio su tutto il territorio.

I soggetti sottoposti a controllo di polizia sono stati 307 nel complesso e 64 i veicoli, 10 le sanzioni per varie violazioni al Codice della Strada.

Nello specifico, lo scorso sabato, primo in “zona gialla”, durante un servizio di perlustrazione del territorio, i Carabinieri della Stazione di Gioia Tauro e del Nucleo Operativo e Radiomobile, hanno constatato lo svolgimento di una partita di calcetto, in un centro sportivo di Gioia Tauro, senza alcuna autorizzazione oltre che in totale difformità con le norme anti – Covid: elevati nella circostanza, sanzioni fino a 4.200 euro, mentre per la titolare anche la sanzione accessoria della chiusura del centro sportivo per 5 giorni, in attesa del provvedimento di chiusura che sarà disposto dalla Prefettura.

Sempre a Gioia Tauro, i Carabinieri, hanno denunciato un 21enne del posto, resosi responsabile del furto di alcuni capi d’abbigliamento all’interno del negozio Decathlon – refurtiva che è stata poi recuperata dagli operanti e restituita all’esercente.

A Rosarno, invece, i militari dell’Arma, hanno arrestato in ottemperanza a sentenza del Tribunale Ordinario di Ravenna, un 58enne del posto, per guida in stato d’ebbrezza alcolica, il quale dovrà scontare la pena residua di 8 mesi di detenzione domiciliare e 3.000 euro di multa per fatti commessi a Ravenna nel 2014.

Attività di controllo anche a San Ferdinando. I militari dopo opportune verifiche e attività d’indagine, hanno denunciato un uomo, di origini campane, già noto alle Forze dell’Ordine, per il reato di frode informatica, il quale – nello specifico – aveva venduto alcuni condizionatori ad un soggetto del posto, senza averli mai fatti recapitare, incassandone il corrispettivo per circa 900 euro.

In ultimo, a Laureana di Borrello, nell’ambito di controlli volti alla regolare detenzione di armi e munizioni, nel rispetto della normativa vigente, è stato denunciato un 58enne del luogo, per detenzione illegale, senza il possesso del regolare titolo di polizia, di due fucili calibro 16, appartenuti al defunto padre.