Passaggio alla fibra ottica: cosa occorre sapere prima?    

Gli ingenti investimenti del Governo stanno facendo espandere Fibra Ottica in Italia. Scopri come la connessione in Gigabit in Fibra Ottica sta per raggiungere 7 milioni di indirizzi privati

La fibra ottica si sta diffondendo sempre di più sul territorio italiano negli ultimi anni. Gli ingenti investimenti di Governi e operatori privati, di fatto, si stanno orientando tutti verso la connessione più veloce. Proprio il Ministro dell’innovazione ha lanciato, di recente, bandi per la copertura di ben 7 milioni di indirizzi privati, con la connessione in Gigabit in fibra ottica.

Secondo i nuovi dati di Ftth Council Europe, il numero delle case degli italiani raggiunte dalla fiber-to-the-home (Ftth) e dalla fiber-to-the-building (Fttb) si aggirava intorno alla quota di 219 milioni a settembre 2022, mentre solo un anno prima era di quasi 198,4 milioni. Oltre a questo, le prospettive per il futuro sono tutte orientate verso una maggiore espansione di questa tecnologia di connessione ad alta velocità.

Basta guardare ai progetti di operatori privati e Governo al 2026, come Open Fiber, che aveva annunciato l’intenzione di raggiungere entro quest’anno 20 milioni di indirizzi civici, ma anche FiberCop, che punta a 13,6 milioni entro i prossimi tre anni e il Governo che ha in cantiere l’espansione a 30 milioni di indirizzi.

Da questo quadro, si intuisce facilmente che, se si sta valutando di passare alla connessione con fibra ottica, occorrerà muoversi presto, prima di tutto verificando la copertura nella propria zona e poi cercando tra le migliori offerte fibra quella più adatta alle proprie esigenze.

Tuttavia, prima di passare alla scelta della connessione via fibra più conveniente per sé, occorre valutare alcuni fattori. Vediamo quali.

Bilanciare il passaggio da vecchia a nuova connessione

Il passaggio da una connessione ADSL a fibra ottica prevede lo spostamento da una tecnologia a un’altra e molto probabilmente tra due operatori differenti. Il rischio di questa transizione è che si verifichi un periodo di blackout di connessione, dalla disdetta del vecchio abbonamento fino all’avvio della nuova.

Di regola, infatti, quando si vuol fare il passaggio da un’offerta all’altra si ha la tendenza a richiedere direttamente al nuovo operatore di attivare la nuova connessione; in questo modo sarò quest’ultimo ad occuparsi in autonomia di gestire la disdetta e un passaggio fluido a livello burocratico. Dal punto di vista tecnico, però, questo può provocare dei disagi, perché la visita del tecnico per l’istallazione della fibra a casa potrebbe richiedere più tempo del previsto.

Il risultato potrebbe essere di giorni o settimane senza copertura per connettersi da casa. È possibile quindi a valutare di mantenere entrambi collegamenti per il tempo necessario all’attivazione della nuova tecnologia. Anche se questo comporta un dispendio di denaro maggiore, in realtà può aiutare a non avere alcuna interruzione.

Quale modem si ha

La maggior parte dei modem attualmente presenti nelle case degli italiani (e utilizzati per connessione ADSL) sono compatibili anche con quella via fibra. Alcuni di questi sono concessi in comodato d’uso dall’operatore, altri, invece, di proprietà possono essere stati acquistati dagli operatori della precedente connessione, corrispondendo un canone mensile, o dal rivenditore di fiducia.

Al momento del passaggio, in ogni caso, si può conservare il modem di proprietà purché sia spuntato come libero, così da poter essere sfruttato da ogni operatore.  acquistarne un altro.

Tuttavia, sfruttare un modem di proprietà, seppur libero, espone alla problematica di poter avere una connessione più lenta, rispetto al modem dell’operatore selezionato.

Tenere conto di questi aspetti, nel momento del passaggio a fibra ottica è essenziale, perché permette di valutare effettivamente la convenienza dell’operazione anche a prescindere dalle singole offerte.