Durante la diretta Facebook di CityNow, Alfredo Pedullà, a domanda di Michele Favano, apre l’album dei ricordi relativi alla storia neroarancio ed in particolare del suo ruolo di telecronista ai tempi del leggendario Scatolone. Il conosciuto giornalista esperto in calciomercato si lascia andare ed incalzato dalle domande degli utenti ha raccontato:
La mia storia giornalistica parte con il basket ed il mio stile utilizzato allora era d’avanguardia quando cominciai a 16 anni in TV a Reggio Calabria. Quando era per pochi il basket in riva allo stretto. L’analogia con le sorti amaranto: tutti si domandavano a quei tempi “Ma dove deve andare la Reggina, non arriverà mai in seria A! Magari nel 2000. Ci andò, come tutti sappiamo, il 13 giugno 1999. Nel basket è stata la stessa cosa, in pochi frequentano le palestre agli albori, quando io andai via la Viola si trasferì nello storico PalaPentimele capace di ospitare oltre ottomila spettatori.
L’evoluzione del basket a Reggio Calabria
Eravamo due o tre a credere a Reggio nel potere mediatico del basket. La pallacanestro ad un certo punto ha superato il calcio grazie a personaggi del calabro di Dan Caldwell e Kim Huges, ripresi nelle mie fortunate trasmissioni. Lasciai una realtà che attraversò periodi esaltanti. Le cronache in ‘stile NBA’, le ho ancora conservate su VHS.
Il racconto inedito
Ho avuto persino una citazione di Aldo Giordani, sul suo famoso magazine SUPERBASKET c’era una segnalazione dell’indimenticabile collega Domenico Durante che mandò un messaggio di plauso per la mia telecronaca, io risposi con una lettera di ringraziamento. Sempre in quel periodo Aldo Giordani si trovò a Reggio, la RAI non andò in onda in diretta, e ci fu l’occasione per commentare la partita con proprio con lui. Il basket fu il mio primo amore – ha chiosato l’inedito Pedullà – per quanto riguarda la mia carriera di giornalista sportivo.
