Reggio, perchè la differenziata non funziona. Falcomatà: 'Ci vogliono fare morire'

In una diretta serale, il sindaco di Reggio Calabria dà vita ad un racconto da brividi sulle motivazioni della mancata raccolta dei rifiuti

Vi racconto perché la differenziata non sta funzionando”.

I cittadini di Reggio Calabria non hanno potuto non notare che, da qualche giorno a questa parte, i problemi con la raccolta differenziata porta a porta sono tornati. E così il sindaco Giuseppe Falcomatà ha deciso di informare la comunità su alcuni sviluppi dai risvolti grotteschi.

L’audio incriminato

“È accaduta una cosa molto grave”.

E subito il primo cittadino fa ascoltare in diretta, su Facebook, un audio con una voce alterata che afferma:

“Cari colleghi si è svolta la riunione tra i vertici Avr, amministratori giudiziari e Comune. In primo piano hanno messo la raccolta porta a porta perchè ci sono troppe lamentele. Questo vuol dire che il nostro amato sindaco non si interessa dei lavoratori che non percepiscono gli stipendi. Il sindaco sta facendo campagna elettorale per far pulire la città in tempi brevi. Se il comune ha altri incontri con i commissari è sempre per aggiornamenti sul servizio porta a porta. Per quanto riguarda i nostri pagamenti non avremo notizie se non ai primi di settembre, quindi per il momento non si muove nulla. Il centrosinistra sta facendo campagna elettorale invece di interessarsi sulla retribuzione dei lavoratori. Quindi quando sarà il momento, pensate bene cari colleghi a chi votare”.

Ne abbiamo avuto un assaggio piuttosto consistente nei mesi più bui della pandemia, ma anche successivamente. Un semplice audio su WhatsApp può innescare reazioni a catena davvero dannose. Nel commentare quanto sopra riportato, Falcomatà spiega:

“Tutto questo è stato denunciato a tutte le autorità. L’audio è stato camuffato come si fa per evitare di svelare dal tono di voce l’identità della persona. Vi posso dire, però, che si tratta di un lavoratore Avr. È gravissimo che una riunione interna indetta dall’amministrazione comunale sia stata riportata all’esterno in modo assolutamente strumentale.

Oggi avete la chiara dimostrazione di quello che spesso segnalate a me, nei messaggi, nei video in tutti i modi possibili: il boicottaggio che c’è in atto sulla città di Reggio Calabria e sulla pelle dei cittadini”.

Il sindaco prosegue:

“Capite perché non viene raccolta la differenziata fuori di casa? Non parlo delle discariche, ma dello schifo nei marciapiedi davanti ai nostri portoni. Questo avviene perchè secondo qualcuno, testuali parole, “Falcomatà fa campagna elettorale per pulire la città”. Da quando una città pulita è motivo di campagna? Stiamo scherzando”.

L’inquilino di palazzo Alvaro non nasconde affatto la sua ira e prosegue:

“C’è chi odia talmente tanto Reggio che ci vuole impedire di riportare decoro e dignità e boicotta il servizio di raccolta porta a porta. C’è gente che ci odia tutti, che preferirebbe vederci morire sotto cumuli di rifiuti piuttosto che trovare un modo e un argomento per fare, davvero, campagna elettorale.

Adesso non è più solamente un “tutti contro falcomatà”, si tratta di un “tutti contro la città”. Si sta impedendo ai cittadini per bene di invitare amici e parenti a casa per la vergogna della spazzatura di fronte casa. Noi ci stiamo facendo il mazzo, aumentando gli scarichi su Crotone e Sambatello, facendo la raccolta straordinaria con Ecopiana”.

E, per quanto riguarda le lamentele, Falcomatà afferma:

“Ci dovranno sempre essere finchè un servizio profumatamente pagato non viene effettuato. Nei giorni scorsi abbiamo avuto rallentamenti sull’indifferenziato, ma quando non raccolgono vetro, plastica e cartone non ci sono scuse che tengano e la motivazione è questa. Ci vogliono vedere morti, non a me, a ognuno di noi.

Come può tornare pulita una città se non viene raccolto l’ordinario e tutto diventa indifferenziato? Questo è ciò che succede e sentire dire da un lavoratore “Pensate bene a chi votare cari colleghi” mette i brividi. Io mi auguro che le denunce vadano a buon fine, perchè questa è una chiara ipotesi di istigazione all’interruzione del pubblico servizio”.

Il sindaco non fa, ovviamente, di tutta l’erba un fascio e sulla vicenda continua:

“Ho una grande stima per i lavoratori di Avr, ma disistimo questi balordi, nemici della città che odiano Reggio Calabria a tal punto da volerla veder morire per i loro scopi politici elettorali. E vi dico anche che non è vero che l’amministrazione non si interessa del versante pagamento. Non siamo noi a dover pagare i lavoratori, ma la società. L’ultimo mandato è stato fatto a luglio 2020. 2 milioni e 100 mila euro. Agosto non è stato ancora maturato”.

Il piano di rientro

Falcomatà coglie l’occasione della diretta per parlare ai cittadini di un altro tema scottante che nei giorni scorsi ha conquistato la scena locale: il piano di rientro.

“Lunedì 24 agosto si discuterà, in una riunione, del piano di rientro. Grazie al Governo avremo dei milioni a fondo perduto che ci hanno permesso, in primis, di evitare il dissesto. Si tratta di  una vittoria sulla quale si stanno dicendo tante di quelle fesserie che fanno tremare le vene ai polsi. Si sta dicendo di tutto per una vittoria che non è mia, ma della città, dei nostri figli e dei nostri nipoti che non dovranno pagare un debito che non conoscono. Si può essere contenti o no? Di un risultato storico per la città.

Ne hanno dette di cotte e di crude. Alcuni requisiti stabiliti dal Governo consentono a Reggio Calabria di prendere il 70% di quei 200 milioni giunti con il nuovo decreto e provvedere a sistemare una serie infinita di cose in città”.

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