Il piano di Longo per la Calabria: "Studiare e toccare con mano. Non c'è solo 'ndrangheta"

Il neo commissario ad acta per la sanità in Calabria, Guido Longo, inizia a delineare le prime mosse da mettere in atto

Il neo commissario ad acta per la sanità in Calabria inizia a delineare le prime mosse da mettere in atto. Intervistato dal Corriere della sera, Guido Longo ha raccontato qualcosa sulla nomina da parte del Governo ed anche sulla Calabria, regione che conosce bene visti gli incarichi svolti in passato.

Il piano del Commissario Longo per la Calabria

“Mia moglie è abituata, è una funzionaria di polizia, oggi è di stanza a Catania, che è la mia città, ma spesso e volentieri in passato mi ha seguito nelle mie missioni. Insomma, anche lei è d’accordo se è questo che volete sapere. Ora vedremo di organizzarci, comunque entrambi siamo sempre andati là dove lo Stato ha voluto”.

La motivazione della rinuncia di Gaudio ha aperto un precedente fra i commissari della sanità in Calabria. Adesso in tanti si chiedono se le mogli siano disposte a cambiare residenza, oppure no. Longo, però, ha rassicurato i calabresi, nessun conflitto all’orizzonte.

Così come affermato alla prima intervista, avvenuta ai microfoni di Titolo V subito dopo la nomina, Longo ha ribadito che il “Si” al Governo non è stata una decisione sofferta.

“Dopo aver ricevuto la proposta dal ministro dell’Interno Luciana Lamorgese d’accordo con il premier Conte, ho subito accettato”.

Quello affidato a Guido Longo, già questore di Reggio Calabria e prefetto di Vibo Valentia, è un compito tutt’altro che semplice. Il debito della sanità calabrese continua ad essere un tasto dolente anche dopo 11 anni di commissariamento, così come le Asp commissariate per infiltrazioni mafiose.

“Sì, è vero, in Calabria c’è la ‘ndrangheta. Ma ci sono anche tanti, tantissimi calabresi per bene, probi, che lavorano e hanno voglia di lavorare. Insieme a loro sono convinto che potremo provare a risollevare la sanità regionale, io di sicuro farò la mia parte, ognuno dovrà fare la propria”.

Sulle mosse da seguire per ristabilire la normalità in Calabria, Longo non si sbilancia:

“Prima di parlare ora debbo studiare, chi mi conosce sa che sono un tipo puntiglioso, nei prossimi giorni voglio toccare con mano, vedere con i miei occhi qual è la situazione. È il mio metodo di lavoro”.

Fonte: Corriere della Sera