Reggina: vero, la sconfitta è immeritata, ma va analizzata. Diversi gli interrogativi

La Reggina cade per la prima volta in stagione. Lavorare sugli errori e ripartire

Una sconfitta con la capolista? Ci può stare, soprattutto se quella capolista attraversa un periodo in cui tutto si incanala per il verso giusto, insieme a quel pizzico di fortuna che accompagna spesso chi vince. Ma la battuta d’arresto della Reggina merita una serie di approfondimenti che sono molto vicini a tutti quei punti che mister Aglietti ha toccato nella sua disamina.

Quindi minuti imbarazzanti. Perchè quel timore?

Il tecnico toscano per esperienza e per sua formazione, studia sempre in maniera molto attenta l’avversario che si va ad affrontare e quindi insieme al gruppo avrà certamente anche preso in considerazione l’aspetto che più balza all’occhio in questo avvio di stagione. Il Pisa ha segnato cinque gol nei primi quindici minuti, ben tre nei primi cinque. Ed allora diventa inspiegabile quella partenza degli amaranto, trincerati nella propria metà campo ad attendere una squadra che fa dell’impeto iniziale e l’aggressività caratteristiche principali per sbloccare subito il punteggio. Quindici minuti a dir poco imbarazzanti, con errori ripetuti e calciatori come per esempio Hetemaj in balìa degli avversari.

I giocatori di esperienza sono tanti

Abbiamo iniziato in maniera timorosa“, ha dichiarato mister Aglietti a fine gara. Vero, anzi, verissimo. Ma perchè? Massimo rispetto per la capolista, ma elementi come Micai, Cionek, Regini, Crisetig, Hetemaj, Laribi, Galabinov hanno esperienza da vendere in questa categoria e molti di loro hanno giocato anche nella massima serie. Si può prestare maggiore attenzione nel momento in cui si affronta una compagine in grande forma, ma francamente mostrare eccessiva preoccupazione no. La Reggina è una buona squadra e ne deve avere la consapevolezza.

Trppi errori sotto porta

La capitalizzazione delle occasioni. Il Pisa con i suoi protagonisti, compreso il tecnico D’Angelo, ha parlato di partita complicata e di molte difficoltà incontrate nel corso del match. E si, perchè la Reggina dopo quel terribile quarto d’ora, ha iniziato a giocare, messo alle corde i neroazzrurri, creato molte occasioni da rete. Gol? Nessuno, perchè per esempio nell’oocasione di Cortinovis ci si è trovati di fronte il miglior portiere della serie B o perchè come in almeno altre due circostanze si è fatta la scelta sbagliata. Contro il Pisa ci abbiamo fatto caso agli errori sotto porta, ma era già accaduto con la Spal e con il Frosinone, solo che i risultati erano stati diversi e si è data meno importanza.

Micai e Reggini, che ingenuità

Chiudiamo con un altro aspetto, quello dell’immotivato nervosimo a partita ancora tutto da giocare e l’ingenuità di uno dei giocatori più esperti, al cospetto di un giovanissimo attaccante che ha recitato, però, la parte del navigato. Il primo riferimento è al portiere Micai, inspiegabile la sua reazione che poi ha condizionato il resto del match. Una reazione spropositata che ha costretto i suoi compagni di squadra a rimanere in dieci di fatto chiudendo in quel momento l’incontro. E poi Vasco Regini, che ingenuità! Trovare l’appoggio per un attaccante è la soluzione migliore per capire da quale parte andare, soprattutto per giocatori con quelle caratteristiche. Non darglielo è invece la priorità del difensore. Tutti elementi questi che mister Aglietti andrà ad esaminare dopo i giorni di riposo concessi vista la nuova pausa in campionato. L’ultima considerazione la si potrebbe fare su alcune scelte iniziali, ma in questi casi è impossibile sapere meglio del tecnico chi ha lavorato meglio durante la settimana.