Taurianova Capitale del libro, scoppia la protesta dei sindaci: 'Non ha neanche una biblioteca'

Il piccolo Comune della Piana di Gioia Tauro sotto i riflettori dopo il titolo di Capitale italiana della Cultura 2024

Taurianova scelta e premiata come Capitale italiana del libro per il 2024. A meno di 48 ore dalla prestigioso titolo scoppia la polemica.

A sollevare la questione le altre città finaliste di San Mauro Pascoli, Tito (Potenza), Trapani e Grottaferrata che hanno posto dubbi sulla validità del processo di selezione chiedendo inoltre un incontro urgente al ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano nonchè la sospensione in autotutela della procedura di proclamazione.

Una decisione, come affermato dagli stessi sindaci, «motivata dalla necessità di garantire la riservatezza degli atti istruttori, inclusi i verbali della commissione, fino alla pubblicazione ufficiale del decreto e della delibera del Consiglio dei ministri».

Ma è il primo cittadino di San Mauro Pascoli, Luciana Garbuglia, la più ‘indignata’.

“Una cittadina che non ha neppure una biblioteca”, tuona la sindaca del piccolo Comune romagnolo. E ancora, “la nomina è avvenuta con una procedura a dir poco da censurare. Evidentemente c’è chi ha voluto forzare la mano su questa decisione”.

Garbuglia si riferisce al fatto che la decisione assunta dalla giuria nominata dal ministero della Cultura era stata anticipata dal sottosegretario Claudio Durigon basandosi su una informazione avuta dal sindaco di Taurianova Rocco Biasi, già sindaco di Forza Italia rieletto con la Lega.

“Innanzitutto aspettiamo il decreto ministeriale, l’atto formale. Con gli altri sindaci abbiamo condiviso la richiesta di accesso agli atti e chiederemo un incontro al ministro e in autotutela la sospensione della nomina di Taurianova”, aggiunge la sindaca Garbuglia, secondo quanto riportato da repubblica.it.

“L’attività della commissione ha perso credibilità”, e con l’uscita in anticipo della scelta di Taurianova “vedo poca trasparenza. E pensare che ci era stato detto di attendere l’esito ufficiale, nemmeno ufficioso. Ci sembra una cosa molto grave”.

Infine il sindaco Garbuglia:

“Taurianova non ha nemmeno una biblioteca funzionante. Se si voleva aiutare una piccola realtà c’erano altri strumenti, come il bando Biblioteche comunità, che ha destinato significative risorse proprio al Sud, non certo la Capitale del libro”.

Ricordiamo che oltre al prestigio derivante dalla nomina e agli effetti in termini di turismo e di reputazione, il titolo ha un risvolto anche economico.

Alla prima classificata va infatti un finanziamento di 500mila euro per progetti destinati a promuovere la lettura.