Ponte sullo Stretto, Fazio (DIA): ‘Farlo senza la ‘Ndrangheta? Un’illusione’
Appalti, subappalti e logge massoniche: i tre livelli della mafia secondo Fazio, che lancia l’allarme sulla sicurezza del Ponte
14 Giugno 2025 - 08:00 | di Redazione

È possibile costruire il Ponte sullo Stretto di Messina senza che la ’Ndrangheta s’infiltri nei lavori?
“Ve lo potete levare dalla mente”.
L’allerta arriva, secondo quanto riportato da Il Fatto Quotidiano, da Beniamino Fazio, direttore della Dia di Catanzaro che, già in altre dichiarazioni, aveva parlato del ruolo della ‘Ndrangheta, non solo in Calabria ma anche ben oltre i suoi confini.
L’allarme della Dia: “Sullo Stretto la ’Ndrangheta pesa da sempre”
Durante la conferenza stampa per illustrare la relazione annuale della Direzione investigativa antimafia di Catanzaro, Fazio ha dichiarato:
“Voi sapete che c’è un mondo… io vi dico soltanto che gli appetiti della ’Ndrangheta sono fortissimi da sempre sullo Stretto. Se pensate che il Ponte sullo Stretto di Messina si possa fare tranquillamente, senza che la ’Ndrangheta metta lo zampino ve lo potete levare dalla mente. Perché sullo Stretto di Messina la ’Ndrangheta ha sempre pesato e inciso nel tempo”.
Poi ha aggiunto:
“Attenzione, lo Stretto di Messina è particolare: non si parla soltanto di ’Ndrangheta militare. Parliamo anche di livelli superiori. L’influenza a Villa San Giovanni è pesantissima, e non è un problema solo locale”.
Un territorio sotto il controllo di tre mafie
La città del Ponte, spiega Fazio, subisce l’influenza simultanea di tre mafie:
- a nord, i barcellonesi e l’influenza palermitana
- a sud, i santapaoliani legati alla mafia catanese
- al centro, storica presenza della ’Ndrangheta
“Messina è una diramazione della ’Ndrangheta. Le cosche si mettono d’accordo per la spartizione”.
Mafia imprenditoriale e logge massoniche
Fazio, che ha lavorato anche alla Dia di Reggio Calabria, ha poi spiegato le dinamiche interne della criminalità organizzata calabrese, parlando di una ’Ndrangheta a più livelli:
- livello periferico e marginale: cosche che controllano il territorio
- livello affaristico-imprenditoriale: soggetti in giacca e cravatta, legati agli appalti
- livello massonico: rapporti con istituzioni deviate, politici e imprenditori
“Non dimentichiamo che la ’Ndrangheta utilizza la loggia massonica da più di 30 anni come strumento per tessere rapporti con le istituzioni deviate. È da più di 30 anni che funziona così”.
Un quadro, quello delineato da Fazio, che impone massima attenzione e trasparenza se si vuole davvero costruire il Ponte senza lasciare spazio alle infiltrazioni mafiose.
Fonte: Il Fatto Quotidiano