Ponte sullo Stretto, per il prof. Ziparo è un'enorme balla: 'Affidiamo il progetto allo Spirito Santo'

Il prof. Ziparo ha spiegato ai nostri microfoni, non senza ironia, i motivi per cui non potrebbe essere costruito il Ponte sullo Stretto

Riecco i ‘No Ponte‘.

Agguerriti come sempre, coerenti con l’ormai storico e famoso slogan che li accompagna da decenni nella protesta contro la maxi opera, i ‘No Ponte‘ tornano a riunirsi anche in Calabria.

A Villa San Giovanni, nel pomeriggio di ieri, all’interno dei locali del circolo ‘Nuvola Rossa‘ si è tenuta una assemblea pubblica. All’incontro c’erano cittadini, attivisti, associazioni ambientaliste e qualche autorità.

No Ponte (2)

Tra i presenti, anche il prof. Alberto Ziparo, ingegnere ed urbanista, docente all’università di Firenze e coordinatore degli studi sugli impatti dell’infrastruttura, che ai nostri microfoni, ha spiegato i motivi per cui non potrebbe, a suo avviso, essere costruito il Ponte sullo Stretto.

“Dal 2011 non è cambiato nulla. Siamo alla pura propaganda – esordisce il prof. Ziparo – Il Ponte fu bocciato dai suoi stessi progettisti che dopo aver cercato per lustri di trovare una soluzione per la fattibilità, hanno spiegato che un progetto esecutivo non poteva essere fatto poichè avrebbe spiegato l’esatto opposto, ovvero che si tratta di un manufatto non costruibile. Salvini ripropone oggi il Ponte perchè non ha niente da dire al Sud se non nascondere il disastro sociale che ha creato”.

Il prof. Ziparo entra nel dettaglio e spiega perchè il Ponte sullo Stretto non potrebbe essere costruito.

“I progettisti hanno presentato 19 edizioni di progettazione senza mai presentare il progetto esecutivo che avrebbe dimostrato l’esatto contrario. Oggi non ci sono i materiali ancora che danno prestazioni tecnologiche che servono sullo Stretto, né con la campata unica, né con i pilastri nello Stretto. Servirebbero acciai più leggeri e resistenti che si prevede possano entrare in commercio tra un decennio. E’ necessario tornare alla fase di ricerca che però presenta due problemi alla politica attuale. Non fa fare propaganda e costa un centesimo di quello che costa la progettazione. Non mi ritengo un ‘No Ponte’ ma un urbanista che non accetta di essere preso in giro”.

Il prof. Ziparo chiude la sua riflessione con una battuta.

“C’è un unico modo per fare il Ponte sullo Stretto, affidarlo non ai cinesi ma allo Spirito Santo che farebbe un miracolo, il progetto esecutivo”