Ponte sullo Stretto, Catalfamo: 'Basta dubbi sulla fattibilità. Sarà realtà'

"Il Ponte può essere costruito" ha spiegato senza margine di dubbio il dirigente Metro City. "Ho visto simulazioni fantastiche"

Chi più di ingegnere può “parlare” di Ponte sullo Stretto. Ok al dibattito politico, ed anche alle opinioni dei cittadini, ma i veri esperti sono decisamente quelli che, fino ad ora ed anche in futuro, si occuperanno fattivamente della realizzazione dell’opera.

È per questo motivo che, la redazione di CityNow, ha invitato a discutere di fattibilità e ripercussioni sul territorio, l’ing. Domenica Catalfamo. Già assessore regionale ai trasporti, oggi dirigente del settore Metro City “Tutela del territorio e dell’ambiente”, è stata ospite, nei giorni scorsi, dell’ultima puntata di Live Break interamente dedicata all’attraversamento stabile tra Reggio Calabria e Messina.

Catalfamo a Ziparo: “Non possono più esistere dubbi sulla fattibilità”

Quali saranno i benefici e soprattutto la “fattibilità” di un’opera strategica della portata del Ponte sullo Stretto? L’ing. Catalfamo è rimasta perplessa dalla presenza di soggetti che ancora credono alla possibilità che il ponte non possa esser realizzato.

“Il ponte può essere costruito – ha affermato senza margine di dubbio. Il prof. Ziparo (che ai microfoni di CityNow aveva sollevato più di un interrogativo ndr.) deve considerare che c’è un progetto definitivo che oltre che essere stato realizzato dai migliori strutturisti al mondo, quindi possiede tutte le caratteristiche di approfondimento del caso, è stato validato da enti nazionali ed internazionali preposti a fare le analisi dei progetti. Tutti si sono espressi positivamente, dunque, credo che dubbi di questo genere non possano continuare ad esistere”.

L’aggiornamento del progetto

Tralasciando la possibilità di realizzare l’opera, per cui già diverse imprese internazionali si sono fatte avanti, Catalfamo si è concentrata sull’aspetto tecnico della maxi infrastruttura che permetterà l’attraversamento stabile dello Stretto di Messina.

“Il progetto esistente – ha spiegato a CityNow – dovrà essere aggiornato, come qualunque progetto datato (che abbia più di 24 mesi). Oggi le esigenze derivano anche dall’adeguamento della normativa vigente che è cambiata sia per gli aspetti strutturali, che ambientali. Si dovranno rivedere, ad esempio, i materiali che verranno utilizzati, dal momento che in fase di progettazione molte cose ancora non erano state impiegate. Penso agli acciai ad alto rendimento o ancora a “cavi importanti”. Ho visto simulazioni secondo cui, alcuni di questi, verranno “srotolati” dalla Sicilia verso la Calabria”.

Insomma, un’infrastruttura rivoluzionaria ed unica al mondo che cambierà per sempre non solo le due città del Ponte, ma il sistema di trasporti in Italia e in Europa.