Ponte sullo Stretto, ora o mai più. Il neo ministro Salvini: 'E' tra le mie priorità'

"Se ne parla da 50 anni, vogliamo far ripartire il cantiere", assicura Salvini, da oggi nuovo Ministro delle Infrastrutture

Sarà la volta buona per vedere finalmente diventare realtà il ponte sullo Stretto di Messina? La telenovela che si ripete perpetua da decenni, sembra essere arrivata davvero ad un punto di svolta.

Ufficializzato il nuovo Governo e le nomine dei ministri, la casella che dovrà occuparsi del tema (ovvero Infrastrutture) è andato a Matteo Salvini, da tempo tra i più accesi sostenitori del Ponte sullo Stretto di Messina, assieme al leader di Forza Italia Silvio Berlusconi.

Allo stesso tempo, anche i due governi regionali a trazione centrodestra (Occhiuto in Calabria, Schifani in Sicilia) si sono detti negli ultimi mesi favorevoli ad una costruzione del Ponte. Come se non bastasse, il nuovo Ministro del Sud, Nello Musumeci, è anch’esso decisamente a favore.

“Siamo davvero diventati una barzelletta nel mondo. Il tema non è una o tre campate, il tema è se c’è la volontà politica del Governo Draghi di realizzare finalmente questa grande infrastruttura. Io temo, l’ho già detto e lo ripeto, che il Governo centrale, ma non soltanto questo, subisca forti e condizionanti pressioni da parte di lobby economiche del Nord Italia. E questo mi dispiace davvero.

Perché la perifericità diventi centralità in Sicilia, e quindi in Italia e in Europa, servono infrastrutture strategiche che non sono di competenza regionale. Si riesce a immaginare una base logistica in Sicilia con le merci che debbono fermarsi davanti a 3 km di percorso e aspettare per un’ora e mezza? Può essere consentito il corridoio transnazionale che parte dal Nord e arriva a Palermo senza un collegamento stabile sullo Stretto?”, aveva dichiarato Musumeci nei mesi scorsi.

Salvini, tra le prime dichiarazioni rilasciate da neo Ministro delle Infrastrutture, è tornato subito sull’argomento.

“La costruzione del Ponte sullo Stretto è nei miei obiettivi e nel programma del centrodestra. Se ne parla da 50 anni, se riusciremo a far partire il cantiere sarebbe una promozione eccezionale dell’ingegneria italiana come è successo per la ricostruzione del ponte Morandi. È solo un pezzo del puzzle perché poi senza alta velocità in Calabria e in Sicilia il ponte non serve a niente”, ha spiegato il leader della Lega a Rtl.

Una congiuntura politica nazionale e regionale senza precedenti rappresenta un’enorme occasione da non farsi scappare ma, al contempo, una grossa responsabilità per tutti gli attori coinvolti. Per anni hanno dichiarato, ribadito ed evidenziato la volontà di costruire il Ponte sullo Stretto di Messina, tratteggiandone le grandi potenzialità e la crescita che assicurerebbe a tutto il Sud Italia. Adesso, dall’altro degli incarichi importanti che ricoprono, anche nei settori che riguardano strettamente da vicino la realizzazione del Ponte, ne hanno l’occasione concreta.